PAOLO MORELLI
Cronaca

Novello, cantiere a singhiozzo. Incertezza sulla fine dei lavori

Perdura il contrasto sull’adeguamento dei prezzi tra il gestore Fabrica e la ditta esecutrice

Novello, cantiere a singhiozzo. Incertezza sulla fine dei lavori

Perdura il contrasto sull’adeguamento dei prezzi tra il gestore Fabrica e la ditta esecutrice

Non ci sono ‘umarell’ a vigilare sui progressi del cantiere Novello, l’afa di questa bollente estate sconsiglia anche i più ostinati dal passare un po’ di tempo tra via Cavalcavia e via Ravennate, dove un tempo c’era il mercato ortofrutticolo. Allora c’era molta vita da quelle parti, adesso no: i lavori dell’embrione del mega progetto del quartiere Novello, trecento appartamenti (poi ridotti a cento) da mettere sul mercato a prezzi ridotti, pare un’idea dell’ex sindaco e architetto Edoardo Preger, vanno avanti a spizzichi e bocconi. Un edificio è arrivato al secondo piano, l’altro è fermo al primo solaio, sotto al quale ci sono ancora i sostegni che i muratori chiamano ‘cristi’ per la forma vagamente a croce. Non si sa neppure di preciso da quando la situazione si sia fermata a questo punto, bisognerebbe chiedere a qualche ‘umarell’ della zona. La voce che circola con insistenza è che siano stati sbagliati i calcoli delle strutture e ci sarebbe un serio pericolo di crollo se i ‘cristi’ venissero rimossi. Neppure in Comune hanno le idee chiare: l’assessore all’Urbanistica e Rigenerazione urbana Cristina Mazzoni ha dato una risposta piuttosto vaga (precisando che si tratta di elementi elementi forniti in via informale) a un’interrogazione di Marco Casali, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, che sollecitava notizie sull’andamento dei lavori del Quartiere Novello. Casali chiedeva quando è prevista la fine dei lavori, in cosa consista le revisione progettuale di cui si è parlato in commissione consiliare, se il blocco dei lavori sia dovuto a un errore progettuale o a qualche altro motivo. Nella sua risposta l’assessore Mazzoni spiega che la discontinuità dei lavori e gli scostamenti rispetto ai tempi previsti deriverebbero da contrasti economici tra la ditta Petas che esegue i lavori (general contractor, c’è scritto negli striscioni affissi sulla recinzione del cantiere) e la società di gestione del risparmio Fabrica Immobiliare che nel 2012 si aggiudicò la gestione del Fondo Novello al quale il Comune partecipa (ha conferito il terreno, valutato dieci milioni di euro) insieme a Cassa Depositi e prestiti, che ha la maggioranza, e Bcc Romagnolo. Il contrasto è dovuto alla richiesta di adeguamento dei prezzi dei materiali edili rispetto a luglio 2021, quando fu sottoscritto il contratto d’appalto.

Il contrasto tra Fabrica e Petas non è ancora risolto, nonostante le sollecitazioni di Comune e Cassa Depositi e Prestiti affinché venga trovato un accordo per la ripresa dei lavori. Per questo Fabrica avrebbe preparato una revisione del progetto; l’opera sarebbe stata completata poche settimane fa e il Comune ha chiesto di prenderne visione. Alla domanda principale, quando finiranno i lavori dell’opera che avrebbe dovuto allentare la tensione abitativa a Cesena, al momento non c’è risposta.