ERMANNO PASOLINI
Cronaca

Papa Chiaramonti si fermò nella chiesa di Santa Lucia

Sono passati 210 anni dal 7 maggio 1814 quando Pio VII visitò Savignano. La testimonianza è raccolta nel ‘Motu Proprio’ pubblicato nel 1816.

Papa Chiaramonti si fermò nella chiesa di Santa Lucia

Papa Chiaramonti si fermò nella chiesa di Santa Lucia

Sono passati 210 anni dal 7 maggio 1814 quando Papa Pio VII, Papa Chiaramonti nato a Cesena nel 1742 e morto a Roma nel 1823, passò da Savignano, allora "di Romagna", e si fermò nella collegiata di Santa Lucia. Papa Pio VII stava ritornando a Roma, dopo essere stato imprigionato da Napoleone per tre anni. Dopo la sconfitta di Lipsia, lo stesso imperatore ordinò ai suoi collaboratori di liberarlo. Durante il viaggio di ritorno fece sosta a Savignano di Romagna accolto da una folla commossa e plaudente, che sperava, dopo vent’anni di traversie, il ritorno all’ordine, alla Pace e alla tradizione. Racconta Giuseppe Palazzi, scrittore: "Entrò quel venerando vecchio nella chiesa collegiata di Santa Lucia, adorna a festa, ammise molti al bacio del piede e poi salì sotto il magnifico trono che sorgeva sopra la porta del tempio, dalla porta esterna. Da quel luogo eminente benedisse l’affollatissima moltitudine di gente che dava segni di devozione sincera e insolita allegrezza".

Nel 1814 Savignano aveva 3.123 abitanti. Dopo essersi insediato a Roma, Papa Pio VII, insieme al fedelissimo cardinale Ercole Consalvi, prepararò il nuovo "Motu Proprio", pubblicato il 6 luglio 1816 sulla nuova organizzazione dell’amministrazione pubblica. Il libro, di 70 pagine, venne mandato a tutti i governatori delle legazioni pontificie. In quel tempo Savignano di Romagna faceva parte della legazione di Forlì nell’ambito del distretto di Cesena.

Tutto è documentato da un originale di quel Motu Proprio che possiede la famiglia Bindi di Savignano sul Rubicone, in quanto venne mandato anche ai governatori della famiglia Bindi di Pietracuta di San Leo che facevano parte della legazione di Urbino.

Racconta Oreste Bindi che conserva gelosamente il prezioso documento accompagnato da altri due libri di quel tempo che erano codici del 1699 con leggi in latino e diritto romano: "I Bindi notai di Pietracuta avevano il compito di fare rispettare il Moto Proprio di Papa Pio VII, applicando le leggi e il regolamento dell’amministrazione pubblica. Mio babbo Domenico Bindi, nato nel 1920 nel Palazzo Vicariale di Pietracuta e scomparso a Savignano sul Rubicone nel 2007, ereditò questi preziosi volumi dai suoi trisavoli e, di conseguenza, io da mio babbo. I tre volumi sono di grandissima importanza storica, con copertina in pelle di pecora. Ma quello che a me interessa maggioramente è quella sosta di Papa Pio VII nella collegiata di Santa Lucia che testimonia la considerazione della nostra città a quel tempo. E nella nostra collegiata c’è il busto di Pio VII vicino all’altare maggiore".