
Parcheggi in centro, un miraggio "Ma noi residenti paghiamo"
di Elide Giordani
Bisogna mettersi nei panni di chi abita nella cerchia della Ztl o in quella caotica fascia all’arrembaggio che prelude alle zone a traffico limitato, per capire a quale via crucis sono costretti i cesenati che possiedono un’auto ma non un garage o uno stallo riservato. Arrendersi alla sfortuna di abitare proprio lì dove la ricerca di un parcheggio è una caccia estenuante e traslocare altrove? La soluzione è parcheggiare molto lontano da casa con particolare disagio nelle ore notturne o in situazioni di immediato bisogno dell’auto. Inevitabile che si contesti il pagamento di 100 euro all’anno per un parcheggio che di fatto non c’è. Due casi emblematici sono stati sottoposti più volte all’attenzione del Comune. Il primo riguarda i residenti delle vie Tiberti, Milani, Martiri d’Ungheria, Isei non lontano da piazza della Libertà. Strade strette, case a schiera, garage sulle dita di una mano, tanti stalli riservati ai portatori di handicap. Il parcheggio più vicino è quello di Piazzetta Isei: una trentina di stalli gialli riservati ai residenti che gli stessi dicono sempre occupati da chi non lo è affatto. Chi vigila e dissuade? Nessuno, tuonano i residenti. "Polizia municipale e ausiliari del traffico"afferma l’assessora Francesca Lucchi che, tuttavia, rimarca come ci sia effettivamente un’anomalia su quell’area: "Non rientra nel perimetro della Zrl benché tutti gli stalli siano riservati ai residenti". E qui la soluzione potrebbe essere vicina.
Il Comune ha già deliberato di comprendere nella Ztl l’area dalla via Isei alla piazzetta attigua, ma ora, il provvedimento è all’approvazione del Ministero. "E chissà mai quando arriva…". Rimarcano dubbiosi i residenti che finiscono spesso per parcheggiare nelle strade verso il Monte. Il problema si ripete in altre vie della Ztl dove gli stalli non sono mai sufficienti e il parcheggio selvaggio richiama spesso multe altrettanto a tappeto.
Ben lontano da una soluzione si presenta un altro caso emblematico più volte segnalato al Comune, tant’è che c’è chi pensa ad una class action. E’ quello degli abitanti intorno alla via Fratelli Bandiera, la cinta abitativa al confine con la Ztl. Qui sono le righe blu quelle che contraddistinguono gli stalli dove i residenti possono parcheggiare gratuitamente (anche loro pagano 100 ero all’anno) ma è una pia illusione. Chi va in centro, sia che venga dalla città o da fuori, è lì che prova a lasciare l’auto e, pagando, ne ha il diritto. Ma "…tra scivoli, zone di carico e scarico, stalli per la ricarica delle auto elettriche, spazi per i contenitori della spazzatura - dice una residente - i posti sono ridotti e se togliamo l’auto dal posteggio che abbiamo trovato fortunosamente non parcheggiamo più. Figuriamoci nei giorni di mercato o in occasione di iniziative di massa. Ci diamo la voce, badiamo chi esce, chiediamo grazia a chi dice ‘un minutino..’, e spesso ci tratta male. Il risultato è che siamo noi i primi a cui gli ausiliari fanno la multa se usciamo dalle righe. A me è capitato persino che stessero per rimuovermi l’auto per fare spazio ad alcuni lavori e nessuno che si fosse preso la briga di informarmi. A Cesena ci sono le piazze deserte e noi ogni giorno lottiamo per il parcheggio".
Sul problema si era speso un paio di anni Fabrizio Faggiotto, presidente di ‘Centro anch’io’: "Il Comune ha rilasciato permessi per la Ztl a fronte di un sesto della disponibilità di posti auto, ecco da dove nasce tutta questa frustrazione" e cita uno studio del 2020 che evidenziava la criticità a cui non ha fatto seguito un progetto concreto. Molto si puntava sul parcheggio del Sacro Cuore, finito nelle secche di una serie di incongruenze edilizie, oggi una riprogrammazione appare improcrastinabile. "C’è bisogno di un progetto specifico per il centro" chiosa Faggiotto.