ERMANNO PASOLINI
Cronaca

Più sicurezza per le donne e per le vittime di stalking

Sara Pedrelli, della lista civica ’Savignano Futura’ porta avanti la sua battaglia "In passato ho subito atti persecutori e ho dovuto affrontare tutto da sola" .

Più sicurezza per le donne e per le vittime di stalking

Più sicurezza per le donne e tutti i cittadini, sono i punti cardine della serie di proposte che i due candidati nella lista civica "Savignano Futura" Sara Pedrelli e Antonio Maimonte, che sostengono la candidatura a sindaco di Lorenzo Sarti dell’area centrodestra, stanno portando avanti insieme alla loro squadra. Sara Pedrelli, 26enne savignanese, assicuratrice, parte da esperienze personali negative: "Purtroppo sono stata vittima, qualche anno fa, di una vicenda di stalking che, come tante donne, ho cercato di affrontare, anche per imbarazzo, da sola, o comunque senza arrivare a sporgere una formale denuncia, sentendomi impotente in una situazione che stava logorando la mia vita. Ne sono uscita, alla fine, grazie alla mia forza e ad alcune persone che mi sono state vicino, ma vorrei che le donne, in battaglie come questa, fossero maggiormente assistite e tutelate, non solo da leggi nazionali, ma anche da iniziative locali".

Antonio Maimonte, 61enne savignanese, da un anno in pensione dopo aver trascorso 39 anni indossando ogni giorno l’uniforme dell’Arma dei Carabinieri a Savignano, per la professione che ha svolto per buona parte della sua vita in strada a stretto contatto con i cittadini, conosce bene i problemi che riguardano la sicurezza: "Dispiace sentire di certe vicende, purtroppo sempre più di attualità anche nei piccoli centri. Negli ultimi anni della mia carriera ho notato un forte incremento di questa tipologia di reato".

"Nello specifico – continua – le nostre proposte riguardano sicuramente una maggiore attenzione verso le donne, che parta da una sensibilizzazione sul problema, partendo anche dalle scuole. Corsi di autodifesa, gratuiti per le donne possono essere, a mio avviso, un aiuto fattibile e concreto, un punto di partenza per una maggiore autostima, così come incontri fra donne che vogliano raccontare le proprie esperienze, confrontarsi e fornire il proprio aiuto. E’ fondamentale far capire che episodi di questo tipo vanno subito denunciati: quando si subisce violenza, di qualsiasi forma, bisogna rivolgersi alle Forze dell’Ordine, che sono preparate e che sanno fornire una immediata risposta, sia per quanto riguarda la sicurezza e la tutela della vittima che per il seguito previsto dalle normative di legge. Ci piacerebbe creare, in collaborazione con gli assistenti sociali e i volontari con competenze nel settore (psicologi, avvocati, medici), un "Centro antiviolenza del Rubicone", contattabile a ogni ora, con personale specializzato".