LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Podismo, Anffas e Triathlon per l’inclusione: "Ragazzi con disabilità e non, tutti in pista"

Suarez, presidente della Polisportiva: "A parole è tutto facile, nei fatti serve un lavoro di squadra. Lo sport fa davvero cose incredibili"

Podismo, Anffas e Triathlon per l’inclusione: "Ragazzi con disabilità e non, tutti in pista"

Una corsa può cambiare la vita. Correre è una delle prime cose che si imparano a fare. Sul prato, nel tappetone dell’asilo, coi piedi nudi sulla sabbia. Corri e intanto ti guardi intorno. E alzi le braccia. E ridi. Perché correre, soprattutto quando non lo hai mai fatto, ti porta in cima al mondo. Correre è una meraviglia che troppo spesso viene data per scontata. Se per caso servisse ricordarlo a qualcuno, ecco Paolo, che ha 10 anni, una diagnosi di autismo e un cuore enorme. È la punta di diamante di un progetto di inclusione che vede coinvolti la Polisportiva Anffas e Cesena Triathlon.

"È facile dire ‘inclusione’ – commenta Giovanna Suarez, presidente della Polisportiva – ma portarla avanti nei fatti è tutto un altro paio di maniche. Perché non basta unire un bambino o un adolescente a un gruppo di suoi coetanei e celebrare il successo dell’iniziativa. Serve andare oltre, coinvolgere tutti in tutti i momenti delle giornate trascorse insieme. Servono tempo, impegno e soprattutto serve che tutte le parti coinvolte credano davvero in ciò che fanno. In quest’ottica l’apporto che ci sta dando Cesena Triathlon è essenziale".

Paolo è un bambino che ha le stesse passioni dei suoi coetanei, unite a un entusiasmo contagioso e a una determinazione di quelle che sanno fare la differenza. "Ama la corsa – riprende Suarez – e insieme alla sua famiglia abbiamo deciso di sostenerlo. Ma anche qui serve andare oltre alle semplificazioni: benissimo, insegni a un bimbo con autismo a correre e a farlo il più velocemente possibile. Ma se poi quando corre, scappa? Serve un percorso completo e di squadra: così abbiamo affiancato a Paolo una psicologa e uno staff tecnico di istruttori qualificati, messi a disposizione da Cesena Triathlon. E poi abbiamo aggiunto i suoi compagni di allenamento, che sono speciali".

Ci siamo, sono tutti lì, in pista, che respirano adrenalina mentre aspettano il via. Partono. Parte anche Paolo, che magari non è in testa, ma che ci mette tutto quello che ha. E si diverte da matti, perché corre, perché non è solo e perché chi gli sta a fianco non smette di sorridergli: ‘Vai! Vai che sei forte!’. Lo è, eccome. "Lo sport può fare davvero cose incredibili – chiude Suarez – la nostra polisportiva crede tanto in questo aspetto: lo dimostra il fatto che contiamo oltre 170 persone che praticano un’attività".

"Lo zoccolo duro è il nuoto – spiega – al quale abbiamo affiancato la boxe dolce, una disciplina non di contatto pensata per persone con disabilità: il 28 marzo verrà a trovarci anche Matteo Signani, il ‘Giaguaro’, più volte campione d’Europa dei pesi medi. Poi ci sono il ballo, il podismo e tanto altro, comprese lo skate e il tennis ai quali ci stiamo avvicinando. Senza dimenticare che stiamo per ricevere tre tandem coi quali insegneremo ai genitori a godersi le pedalate insiemi ai loro figli. È l’integrazione della quale parliamo noi, quella che lascia il segno". Quella che cambia la vita.