Raoul Casadei, un anno senza re del liscio. "Canto per celebrare mio padre"

Domani il primo anniversario della morte dell'icona musicale italiana. Intervista a Mirko, figlio e successore

Mirko Casadei (ad agosto 50 anni) insieme a suo padre Raoul, morto per Covid a marzo 2021

Mirko Casadei (ad agosto 50 anni) insieme a suo padre Raoul, morto per Covid a marzo 2021

Cesena, 12 marzo 2022 - Domani è il primo anniversario di morte di Raoul Casadei, re del liscio e icona romagnola, che morì a 83 anni il 13 marzo 2021 all’ospedale Bufalini a causa del Covid-19. La sua scomparsa sollevò una ondata di partecipazione emotiva straordinaria, non solo in terra romagnola, dove il figlio Mirko lo ha prima affiancato e ora ha raccolto il testimone con la sua orchestra. Un patrimonio musicale e identitario: l’aveva fondata nel 1928 lo zio di Raoul, Secondo Casadei, il capostipite della dinastia, creatore di ’Romagna mia’

Mirko Casadei, come pesa la mancanza di Raoul?

"Mio padre ha lasciato un vuoto incolmabile per me, i miei familiari, l’orchestra e per tantissime persone. La sua popolarità era enorme, ma anche l’amore nei suoi confronti. In questi dodici mesi l’abbraccio e il calore della gente che ho incontrato nei miei spettacoli è stato motivo di consolazione e gioia. Ho toccato con mano quanto il babbo è e resterà nel cuore della gente e si è accresciuta la responsabilità di prolungare la lunga storia dei Casadei".

Cosa le manca di più del babbo?

"Mi manca tutto: la sua carica, il suo entusiasmo contagioso, il suo sorriso carico di ottimismo anche nei momenti difficili. Mi manca la confusione che faceva al mattino presto in giardino quando per primo si alzava e ci svegliava cantando".

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Come sta sua madre Pina?

"La mamma è forte, una roccia. Lei soffre più di tutti la mancanza di Raoul: hanno vissuto insieme per una vita. Ma ha una forza incredibile e da brava capofamiglia sa tenerci insieme e tutti uniti".

A lei spetta l’arduo compito di proseguire l’opera e continuare anche divulgare la musica e le canzoni che Raoul rese popolari. È un peso per lei?

"È un onore per me: lo faccio da più di vent’anni,non mi pesa anzi mi dà tante soddisfazioni. Ora che il babbo ci guarda dal cielo sento una carica fortissima grazie anche la spinta incredibile della gente che ha sempre voluto bene ai Casadei e vuole che la nostra lunga, magnifica avventura non si arresti".

Quale è la cosa che le chiedono maggiormente i fan di Raoul?

"Di farlo vivere Raoul attraverso le sue canzoni, di portare avanti quel suo modo innato di trasmettere ottimismo, serenità e allegria che faceva del babbo un ambasciatore di questa terra meravigliosa che è la Romagna. Questo approccio alla vita è per noi naturale".

ll covid regredisce: sarà l’estate della rinascita, anche per la vostra musica solare?

"Si prevedeva una ripresa, sembrava che le cose potessero finalmente ripartire, ma è arrivata la guerra che ha frenato di nuovo gli entusiasmi. Ma io ho fiducia che l’estate ci porterà un po’ di tranquillità e sono convinto che si potrà andare verso la normalità. Abbiamo tanti progetti pronti a decollare, come il Ballamondo World Music Festival, in collaborazione con la regione Emilia-Romagna e il Ministero, e il mio tour in tutta Italia. A maggio uscirà anche il mio libro ‘Il figlio del Re’"

Come verrà tenuto vivo nei suoi concerti il ricordo di Raoul Casadei?

"In tutte le serate della mia orchestra daremo spazio al re del liscio. L’apoteosi sarà la grande festa musicale del 15 agosto, il compleanno di Raoul, che già la scorsa estate ha avuto un grande successo e credo che diventerà un appuntamento fisso per celebrarlo".

Raoul coltivava l’orto biologico per la famiglia. Che ne è di quello che chiamava ‘il recinto’?

"Raoul era un maestro nella cura di orto, giardino, galline, alberi da frutto, limonaia. Per un’attività come quella ci vuole tanta passione, tanto amore e tanto tempo. Ci stiamo impegnando per tener vive anche queste passioni dividendoci i compiti. Ognuno di noi familiari, si occupa di un settore del recinto sotto la guida di mamma Pina. E quando accudiamo l’orto, come durante le serate musicali, io lo sento che Raoul ci guarda da lassù soddisfatto, con la sua pipa in bocca e il suo immancabile sorriso. E mi cresce dentro una gran forza".

In suo ricordo

Un lungomare e le vie con le sue canzoni

Cesena Terrazza Raoul Casadei già intitolata al Campus. Presto gli sarà dedicata la Casa della Musica. Saludecio (Rimini) Qui Casadei ha fatto il maestro elementare. Gli hanno intitolato un parco pubblico, con targa.  Gatteo Nascerà una statua alla foce del Rubicone. Pinarella di Cervia Sorgerà il lungomare Casadei e le vie che portano in spiaggia avranno i nomi delle sue canzoni più celebri San Marino Una piazza dove c’è la terrazza in cui Raoul scrisse il suo primo testo: ‘San Marino goodbye’