
"Gli organi di comunicazione a tutti i livelli hanno seguito con grande attenzione l’alluvione che ha messo in ginocchio la Romagna, ma ora è il momento di spiegare agli italiani e anche agli stranieri che ci sono ancora zone molto critiche, ma anche zone che non sono state toccate dall’alluvione o che si sono già rimesse in piedi ". A parlare sono Monica Tani e Paolo Chiesa, professionisti dell’accoglienza che, dopo aver aperto e gestito il ristorante Sasaral, ora sono alla guida di due bed and breakfast che si trovano nel centro di Cesena: Casimiro Rooms e Casmiro Home che complessivamente mettono a disposizione dei turisti otto camere. Sasaral e Casimiro sono modi di dire del nonno di Monica, in particolare Casimiro è una storpiatura di cashmere e vuole indicare la sensazione di benessere trasmessa dalle due strutture ricettive.
"Non parliamo solo per noi – aggiungono Monica e Paolo, ma anche a nome di tanti colleghi, soprattutto della riviera".
Quali danni avete subito?
"Danni diretti nessuno, per fortuna, ma indiretti tanti: per esempio sono saltati tre eventi per i quali avevamo il tutto esaurito da tempo: il gran premio di Formula 1 a Imola che è stato annullato , il giuramento degli allievi poliziotti che è stato spostato a Trieste, e i campionati nazionali di ginnastica ritmica che da Cesena sono stati trasferiti a Cesenatico. Ma c’è dell’altro...".
Che cosa?
"Grazie alla posizione strategica di Cesena, abbiamo una clientela internazionale che ama viaggiare e quando si sposta, per esempio, dalla Germania al Salento si ferma qualche giorno a Cesena e visita la Romagna, oppure che dal Sud vanno a sciare sulle Alpi. Abbiamo avuto molte disdette, qualcuno ci ha offerto un contributo che abbiamo rifiutato non avendo avuto danni diretti".
Cosa chiedete?
"La Regione, l’Apt e le altre strutture di promozione turistica dovrebbero spingere sul fatto che nella maggior parte della Romagna la situazione è tornata alla normalità, che i collegamenti autostrali, ferroviari e aerei sono pienamente operativi, le strutture ricettive, i ristoranti, i musei e le gallerie sono pienamente operativi. Insomma, bisogna far passare il messaggio che la Romagna è ancora un po’ acciaccata, ma si è già rimessa in piedi".
re.ce.