Cesena, 29 settembre 2019 - Dopo gli avvisi di chiusura che il servizio attività economiche e polizia amministrativa dell’Unione dei Comuni Vallesavio ha inviato poco più di un mese fa a una decina di agenzie di scommesse e sale giochi che non erano in regola con la legge regionale sulla prevenzione delle ludopatia, sono arrivate le prime multe da tremila euro a coloro che non hanno ottemperato alla disposizione di chiusura. I vigili urbani hanno tenuto d’occhio i locali che avrebbero dovuto chiudere e quando li hanno trovati aperti hanno compilato il verbale di contravvenzione. Notizie precise non ce ne sono perché il Comune di Cesena e l’Unione dei Comuni Vallesavio oppongono un netto rifiuto alle richieste di informazioni motivandolo col rispetto delle norme sulla privacy.
«Qui non si capisce nulla – ci ha detto il gestore di una sala giochi, chiedendo di non riportare il suo nome –: il 17 settembre abbiamo fatto una manifestazione a Bologna in via Aldo Moro, davanti alla sede del Consiglio Regionale; eravamo in mille e alla delegazione che è stata ricevuta sarebbe stato promesso che la legge sarà modificata analogamente a ciò che è stato già fatto in Puglia». Qual è il problema che avete voluto evidenziare con la protesta? «La legge della Regione Emilia-Romagna ha degli aspetti controversi, a nostro avviso censurabili, perché è retroattiva: ci sono sale scommesse che dovrebbero chiudere o trasferirsi dopo trent’anni di presenza senza problemi. Non solo: chi è in regola oggi potrebbe non esserlo domani, se aprisse una struttura sanitaria a meno di 500 metri!». Allora basta aspettare... «Il problema a questo punto diventano i tempi dell’ipotetica modifica della legge: sarà fatta in questa legislatura, cioè prima della fine dell’anno, o nella prossima? I nostri amministratori non si accorgono che in questo modo viene favorito il gioco online, al quale possono accedere senza tante difficoltà anche i minori e per il quale gli operatori esteri non pagano una lira di tasse in Italia, e le bische clandestine controllate dalla malavita organizzata? Intanto fioccano le multe per noi che lavoriamo onestamente e siamo attenti che i nostri clienti non diventino ludopatici. Ci vogliono far chiudere, fregandosene delle imprese che falliranno e dei lavoratori che perderanno il posto».