
Il bar di Borello poche ore dopo l’assalto dei due nordafricani
Due rapinatori, forse un terzo complice. Ventenni, cittadini stranieri, già conosciuti per piccoli reati e intemperanze come l’uso piuttosto disinvolto di lame e machete. E’ questo il quadro che gli inquirenti vanno componendo sui presunti responsabili del raid che ha seminato il panico a Borello. I carabinieri che svolgono le indagini sull’episodio attendono di completare gli interrogatori dei testimoni e la visione delle immagini delle telecamere stradali prima di chiudere la partita, ma sarebbero già sulla buona strada per individuare i rapinatori. Un giovane nordafricano è stato interrogato in serata, altri sospetti sono stati sottoposti a controlli e perquisizioni. La Procura ieri ha smentito che siano stati effettuati arresti (del resto la misura è possibile solo in flagranza di reato, nell’immediatezza dei fatti). Le attività di indagine sono ancora in corso a pieno ritmo, anche se tra gli investigatori si percepisce comunque ottimismo sulla possibilità di individuare i responsabili del raid nel giro di breve tempo. Nel noveri dei sospetti sarebbe finito anche un giovane nordafricano resosi responsabile di un drammatico episodio in centro pochi giorni fa, quando si era presentato davanti a un locale dando in escandescenze armato di machete.
Gli inquirenti hanno ricostruito passo passo l’incursione di mercoledì mattina anche sulla base di numerose testimonianze rese dai cittadini di Borello. Il raid è scattato all’alba quando i due malviventi – giovani nordafricani con i cappellini calati sul volto e armati di coltello e machete – hanno assalito una lavoratrice che rientrava dal turno di notte e il conducente del furgone di una pasticceria che stava facendo il solito giro di consegne ai locali della zona. La terza rapina è avvenuta al Bar Gallo di Borello poco prima delle sei, un locale che in due anni ha subito già diverse rapine. I rapinatori hanno fatto irruzione minacciando la barista, si sono fatti aprire il registratore di cassa arraffando circa 300 euro. E con i soldi anche una stecca di sigarette. Poi i due malviventi si sono dati alla fuga, sembra usando la Mercedes nera lasciata a poca distanza dal centro di Borello. Sul posto sono arrivati in pochissimi minuti Carabinieri e Polizia che hanno interrogato tutti i derubati avviando le indagini sulle base delle prime indicazioni raccolte sul posto.
re.ce.