ANNAMARIA SENNI
Cronaca

"Sposarsi non è solo un giorno di festa"

Don Filippo Cappelli spiega che talvolta si convola a nozze con troppa leggerezza e per questo inizia la crisi

Don Filippo Cappelli, parroco di Budrio, dice che nella parrocchia si celebrano dai 7 ai 10 matrimoni all’anno

Don Filippo Cappelli, parroco di Budrio, dice che nella parrocchia si celebrano dai 7 ai 10 matrimoni all’anno

Don Filippo Cappelli, parroco di Budrio, Badia e Crocetta, quanti matrimoni fate in un anno?

"Nella parrocchia di Badia, dove tante case sono occupate da anziani, non se ne fanno mai, ma a Budrio vengono celebrati molti matrimoni: dai 7 ai 10 in un anno".

Ma perché tanti giovani rinunciano al rito religioso?

"Dipende dal fatto che tanti ragazzi credono che il matrimonio in Chiesa sia molto importante e particolare. E considerano di dover sostenere spese enormi per un matrimonio in Chiesa. Ma non è così, non è questo lo spirito cristiano. Il matrimonio può essere celebrato con una spesa minima".

È vero che in parecchi arrivano al giorno delle nozze con alle spalle anni o mesi di convivenza?

"Quasi tutti quelli che vengono a sposarsi, provano prima l’esperienza della convivenza. È vero che convivere può aiutare, ma anche il fidanzamento è un periodo di grande aiuto".

Come aiuta i giovani a scegliere questo percorso?

"Non si tratta di convincimento, il mio è un accompagnamento. Cerco di far capire loro che l’essere fidanzati è bello, ma l’unione diventa ancora più bella se diventa una cosa che riguarda tutta la Chiesa e Dio. Due persone che si uniscono chiedono di diventare una cosa sola. E questo è un fatto bellissimo".

Qual è la paura più grande di chi deve intraprendere il percorso matrimoniale?

"Alcuni credono di dover portare da soli il peso del matrimonio, ma io spiego ai giovani che il peso del matrimonio si deve portare in due. Un ragazzo mi raccontava (prima di sposarsi) che aveva paura ‘della fede che si doveva mettere al dito, quasi come una sorta di manette’. Era un giovane di 23 anni, con moglie coetanea e un bambino di 2 anni. Il giorno del matrimonio si è ricreduto e mi ha detto: ’Don, è bello sapere che mia moglie ha la fede nella stessa mano sinistra’".

Cosa suggerisce ai futuri sposi che partecipano agli incontri diocesani?

"Io consiglio ’di mettersi alla prova attraverso gli altri’, di non chiudersi nelle aspettative e nelle richieste, ma di aprirsi con chi ha già fatto questa esperienza".

Perché tanti matrimoni falliscono?

"Prima di tutto perché talvolta ci si sposa con troppa leggerezza. Si convive per tanti anni e dopo un po’ viene naturale passare al matrimonio. Ma sposarsi non è semplicemente un giorno di festa, è un momento in cui interviene una promessa. Molte coppie scoppiano durante il matrimonio anche se prima hanno convissuto dieci anni. Perché, spesso, quando arrivano a sposarsi iniziano i problemi".

L’età degli sposi è in crescita?

"Direi di sì. L’età si è alzata in modo abbastanza netto. Al giorno d’oggi vedo pochissimi ventenni che si sposano. Ora ci si sposa anche a 30 o 40 anni. Sono tante poi le coppie che vengono a sposarsi e hanno già figli piccoli, e per questo sentono l’esigenza di regolarizzare la propria posizione".

Spaventa il fatto che il matrimonio è per sempre?

"No, per gli sposi è una cosa bellissima. Il fatto che Dio mette il timbro sulla loro unione è qualcosa di poetico".

Secondi o terzi matrimoni ne celebra?

"Non tanti. Difficile che una persona si sposi in seconde nozze in Chiesa".