
Calò squalificato per tre turni, rientrerà per la trasferta di Cremona
Mano pesante del giudice sportivo su Giacomo Calò squalificato per tre giornate, con ammenda di 5mila euro, dopo il rosso comminato dall’arbitro Giua nel primo tempo della sfida di sabato contro il Bari. Provvedimento preso con la motivazione "l’avere, al 34’ del primo tempo, con il pallone non a distanza di giuoco, colpito con una gomitata il volto di un avversario, provocandogli una fuoriuscita di sangue dal sopracciglio". Salta agli occhi la differenza con la squalifica di due giornate inflitta, invece, al pisano Marius Marin pur con motivazioni simili ("a giuoco in svolgimento ma con il pallone non a distanza, colpito con un gomito un avversario"). Probabilmente nella valutazione dell’organo giudicante ha influito la fuoriuscita di sangue, indice di una maggiore violenza del colpo. Il Cesena sta ora valutando se presentare o meno ricorso contro la pesante squalifica che toglierebbe dai giochi il regista ex Cosenza per le trasferte di Catanzaro e Reggio Emilia, oltre che per lo scontro interno contro il Pisa. Rientrerebbe il 22 febbraio per il match a Cremona. Nell’uscita calabrese di sabato mancherà anche Emanuele Adamo, il giallo incassato a tempo di record, appena 8 secondi, contro i pugliesi gli ha fatto scattare lo stop essendo già in diffida. A proposito sempre del match contro il Bari comminata una multa di 2.000 euro alla società biancorossa "per avere i suoi sostenitori, al 14’ del primo tempo, lanciato nel recinto di giuoco un petardo". In realtà i petardi, e di notevole potenza, sono stati tre e rimane da capire come possano entrare negli stadi simili ordigni pericolosi per l’incolumità soprattutto di chi sta a bordo campo. A Catanzaro quindi si prospetta una situazione di piena emergenza in particolar modo a centrocampo dove mancheranno due titolari su cinque.
a. b.