
Il governatore Michele de Pascale
"Una manovra forte per salvare la sanità". Così il presidente della regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, spiega la manovra sulle tasse: perché la spesa sanitaria non va tagliata, "ad ogni costo". E il peso maggiore sarà a carico dei cittadini, che si ritroveranno con nuovi aumenti delle tasse (già, per molti, al limite del sopportabile). Incrementi dunque per: Irpef (che peserà sulle famiglie), Irap (che appesantirà le imprese), ticket dei farmaci e bollo auto. Una manovra definita da molti ’da lacrime e sangue’. Uno ‘schiaffo’ ulteriore che peserà sulle tasche dei cittadini. A regime la manovra dovrebbe generare un maggior gettito di circa 400 milioni di euro. "Nel 2025 abbiamo due strade – ha detto de Pascale – fare 250 milioni di tagli alla sanità o coprire quei 250 milioni". Il bilancio di previsione 2025-2027, per mettere in sicurezza il servizio sanitario regionale, ha l’obiettivo di recuperare 50 milioni già nel 2025. Ma guardiamolo nel dettaglio.
Chi guadagna 60mila euro all’anno dovrà pagare circa 340 euro in più di Irpef all’anno. Per chi dichiara 50mila euro il conto sarà di 220 euro in più. Per i redditi sui 30mila euro saranno 20 euro in più. Dall’Irpef arriveranno 200 milioni. Per il bollo auto, poi, si prevedono aumenti del +10%, mentre la riforma del ticket sui farmaci toccherà solo una fascia di contribuenti, "chi ha redditi alti, indicativamente sopra i 35mila euro".
C’è forte preoccupazione da parte di Confartigianato. "Gli aumenti delle tasse – mette in luce Confartigianato Cesena – avranno un peso rilevante su cittadini e imprese. Confartigianato non può essere d’accordo nel metodo su manovre in cui si agisce solo sulle entrate e non sul lato spesa".
Legacoop Romagna condivide la scelta di de Pascale. "L’aumento delle tasse serve a supportare la sanità – spiegano i vertici di Legacoop –, nessuno può dirsi felice quando aumenta la tassazione, ma quando ciò serve per difendere una rete di servizi identitari come quelli sanitari e sociosanitari, allora la scelta va affrontata senza preconcetti e valutando solo le opportunità per i cittadini".
Sui nuovi ticket sanitari in Emilia Romagna si è pronunciata anche la deputata Alice Buonguerrieri (Fdi). "Il Pd mistifica la realtà e i cittadini ne pagano le spese – dice Buonguerrieri –. La Regione ha deciso di introdurre i nuovi ticket, come estremo tentativo di far quadrare i conti dopo gli sprechi e la pessima gestione da parte del Pd e del suo fronte politico. Il recente attacco al Governo, indicato come responsabile di questi rincari, rappresenta una narrazione distorta della realtà".