ERMANNO PASOLINI
Cronaca

Un defibrillatore può salvare una vita

Il nuovo progetto del Centro per i diritti del malato Natale Bolognesi ha avviato la raccolta fondi

La presentazione del progetto ’Poche mosse e una scossa’

La presentazione del progetto ’Poche mosse e una scossa’

Un’idea semplice. Un gesto potente. Una comunità che si muove. A Savignano sul Rubicone il Centro per i diritti del malato Natale Bolognesi ha presentato un nuovo progetto di raccolta fondi che nasce dal cuore della città di Savignano, pensato per fare la differenza nella vita di tante persone. Il titolo è già una promessa: "Poche mosse e una scossa". Ma cosa si nasconde dietro questo nome? Ha detto il presidente Luca Menegatti: "Questa iniziativa unisce solidarietà, tecnologia e attenzione alla salute della comunità, con il contributo di realtà locali e cittadini attivi. E’ un progetto che stiamo portando avanti da un paio di anni e ha come obiettivo principale la cultura dell’uso dei defibrillatori. Abbiamo fatto una quarantina di corsi gratuiti e formato oltre 1.100 persone. Adesso desideriamo avere sempre più defibrillatori sul territorio, anche se siamo un centro antico nato nel 1988. Ora apriamo una raccolta fondi per acquistare due defibrillatori da installare a Savignano in Borgo San Rocco e un secondo a Viserba di Rimini. Abbiamo anche intenzione di acquistarne un terzo da installare a Cesena nel quartiere Fiorenzuola".

Il progetto si intitola "Poche mosse e una scossa" con lo slogan "Un defibrillatore può salvare una vita, anche la tua. Aiutaci a comprarne tre". Ha continuato il presidente Luca Menegatti: "La campagna è partita il 15 maggio e abbiamo tempo fino all’11 luglio per raggiungere l’obiettivo. Si possono donare da 15 euro in poi anche se accettiamo donazioni di 5 euro. Ogni giorno tre persone in Romagna vengono colpite da un attacco cardiaco ed è per questo che è importante avere defibrillatori e più persone possibile formate per l’uso degli stessi. A noi va bene qualsiasi importo di donazione. C’è chi ci ha chiesto perchè non solo Savignano, ma anche Cesena e Borghi. La risposta è semplicissima. Noi spesso ci troviamo in altri comuni e i defibrillatori dovrebbero essere ovunque, non importa il comune di residenza. Poi c’è anche un nostro altro obiettivo: formare cento cittadini della zona in cui verranno instalalti i tre defibrillatori".

Per informazioni www.ideaginger.it/progetti/poche-mosse-e-una-scossa.html. Ha concluso il presidente Luca Menegatti: "Ogni contributo, anche piccolo, può salvare una vita. E’ già attivo il codice blu che va oltre il codice rosso e permette l’intervento urgente dell’ambulanza più vicina. Nei nostri corsi diciamo a tutti che quando capita un attacco di cuore, occorre chiamare il 118 con il personale medico che ci guida sul da farsi, in attesa del lasso di tempo in cui arrivano loro. Si possono fare donazioni con bonifici bancari oppure presso la nostra sede ogni mercoledì mattina a Savignano in corso Perticari 42".

Ermanno Pasolini