Non è andata bene l’ultima causa in Corte di Cassazione a Gianni Tonelli, 60 anni, ispettore capo di polizia alla questura di Bologna, originario di Pieve di Rivoschio (Sarsina) e residente a Imola, già parlamentare della Lega e segretario generale del Sap, il sindacato autonomo di polizia, da tempo in lite politica e giudiziaria con Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi e attualmente deputata dei Verdi Sinistra Italiana.
Tonelli era finito sotto processo a Roma per diffamazione a mezzo stampa per le dichiarazioni denigratorie nei confronti di Stefano Cucchi rilasciate nel 2014 e riprese da diversi giornali. Il 12 novembre 2021 il tribunale lo aveva condannato a 1.000 euro di multa, al pagamento delle spese legali e al risarcimento dei danni da liquidare con un processo civile. La sentenza era poi stata ribaltata nel gennaio scorso dalla Corte d’Appello che aveva assolto Tonelli, difeso dall’avvocato Civita Di Russo, perché il fatto non costituisce reato, ritenendo che le sue affermazioni su Stefano Cucchi rientrassero nel diritto di critica politica.
La scorsa settimana la causa è stata esaminata dalla quinta sezione della Cassazione alla quale aveva fatto ricorso solo la parte civile (Ilaria Cucchi, anche come erede della mamma deceduta, e il padre Giovanni, assistiti dagli avvocati Fabio Anselmo e Bernardo Gentile), ottenendo l’annullamento della sentenza assolutoria di secondo grado agli effetti civili. Gianni Tonelli dovrà quindi affrontare un nuovo processo d’appello per determinare il risarcimento dei danni subiti da Ilaria Cucchi e dei suoi congiunti.
pa.mo.