I segreti di Cesenatico svelati da un'antica mappa

Nel 2019 due ricercatori hanno scoperto nell'Archivio di Stato una gigantesca mappa della Riviera, lunga più di quattro metri e larga due. Restaurata, l'opera ci racconta una Cesenatico inedita, e con le sue saline, come Cervia

La mappa di Cesenatico

La mappa di Cesenatico

Cesena, 3 aprile 2021 - Una Cesenatico inedita, senza turisti e hotel. Con i suoi pescatori, e fin qui si sapeva, poiché la sua tradizione marinara è resistita tuttora e convive con l'anima dell'accoglienza. Ma anche con le sue lunghe saline, come Cervia. Dobbiamo questa certezza all'eccezionale ritrovamento, nei locali dell'Archivio di Stato di Forlì-Cesena, di un'antica e malridotta mappa (video) della cittadina rivierasca risalente alla fine del 1700, e più precisamente agli anni 1778-1779.

Autore di questa Mappa di Cesenatico  è Antonio Farini. Un'opera mastodontica la sua, poiché è larga oltre quattro metri e lunga più di due. Una fotografia nitida del nostro passato che descrive tutto il litorale cesenaticense e testimonia l'esistenza di lunghe saline appartenenti alla Camera apostolica varicana, posizionate all'interno, alle spalle della linea costiera. 

La gigantesca mappa, ritrovata nel 2019 nei depositi dell'Archivio di Stato da Renato Cortesi e da Dino Manzelli, era diventata praticamente illegibile per il deterioramento della carta. “I due ricercatori – racconta l’assessore alla Cultura del Comune di Cesena, Carlo Verona – si sono fatti promotori del restauro dell'opera insieme alla Biblioteca Malatestiana, che attualmente è responsabile della carta, coinvolgendo come sponsor la Fondazione Orogel (Fondazione F.OR.), la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e la Siropack di Cesenatico".

La mappa, che è formata da 18 fogli incollati tra di loro, è stata spianata, ripulita, ricucita con cura dagli strappi e infine tirata  stendendola su un pavimento di legno, per renderla consultabile, come racconta la restauratrice del Laboratorio Abbazia Santa Maria del Monte, Silvia Cecchini. "Il ritrovamento del reperto, avvenuto quasi per caso e per mano di due amanti della storia locale, ci restituisce alcune caratteristiche del nostro paesaggio quasi del tutto sconosciute" esulta Verona.

Tra queste, soprattuto la presenza delle saline anche a Cesenartico, esistenti e in funzione fino a fine Settecento e poi eliminate per ragioni pratiche, poiché lo Stato Vaticano propese per un concentramento della produzione di sale a Cervia, dove le saline vennero ampliate.  

Ora, epidemia permettendo, i comuni di Cesena e di Cesenatico stanno pensando a "un grande evento di restituzione al pubblico" di questo straordinario tesoro che rispunta dal passato a raccontarci com'eravamo.