Attenzione perché ora tutte le gare pesano molto

Servono continuità mentale e di prestazione, quelle che il Cesena ha avuto nel girone di andata, smarrendole nel girone di ritorno tra dispendio notevole di energie per un febbraio intensissimo e una infermeria che continua a essere affollata. E con le rotazioni ridotte è chiaro che tutto sia più complicato in un nuovo campionato come quello del girone di ritorno dove ogni gara è ancor più equilibrata, dove la resa dei conti è sempre più vicina a otto giornate dal termine e chi sbaglia rischia di non riuscire più a recuperare.

Nonostante questo il Cesena è sempre terzo e ha dimostrato sempre di essere gruppo compatto che sa reagire alle cadute anche quando sono state tonfi pure nella prestazione come a Pontedera. Ma il Cesena deve continuare a consolidare questa attitudine per evitare un cammino zoppicante e fare in modo che la botta in Toscana sia stata solo un inghippo. Oggi la Pistoiese, che già all’andata imbrigliò (0-0) i bianconeri al Manuzzi, che lotta in zona playout. Però come ha testimoniato l’Olbia a Modena, nel vialone finale del campionato la classifica nel singolo match conta poco: le condizioni attuali di testa e gambe non sono rispecchiate nella graduatoria. Il terzo posto, riuscire a mantenerlo fino in fondo, è fondamentale, l’unica posizione disponibile che permetta di avere vantaggi reali ai playoff saltando i primi due turni. Guai pensare agli impegni con le big Pescara, Reggiana ed Entella che (intervallate dalla gara di Fermo) incideranno tanto sul cammino. Ora qualsiasi gara pesa come un’altra, tanto, anzi di più.

re.ce.