Cesena, al Sudtirol la Romagna porta bene

La capolista ha battuto il Ravenna sul campo e a tavolino e l’Imolese d’ufficio. Negli ultimi 7 anni ha sfiorato la B per due volte

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di Gianluca Mariotti

Si parte con una battuta, occhio al Sudtirol. Si tratta di una squadra davvero forte, capolista del girone B insieme a Modena e Padova, che da anni pianifica e programma per essere club di vertice in categoria, riuscendoci, ed in aggiunta in stagione quando scende in Romagna schiera un attaccante in più: ‘bomber tavolino’. E’ facile riassumere quello che finora è stato il rapporto stagionale tra gli altoatesini, prossimi avversari sabato del Cesena allo stadio Manuzzi alle 15, e la terra di Romagna: due vittorie per 3-0 a tavolino, sei punti in tasca nel ritorno a Bolzano. Nei fatti a Ravenna, allo stadio Bruno Benelli, prima giornata di campionato, sul campo si è anche giocato: successo per il Sudtirol con il risultato di 1-2, gol di Tait e Beccaro per gli ospiti, per il Ravenna di Sereni. Però tra i giallorossi era sceso in campo Mokulu, squalificato: di conseguenza, il giudice sportivo ha tramutato quell’1-2 in 0-3.

Mentre ad Imola, al Romeo Galli, nel debutto stagionale dell’impianto dopo il restyling, undicesima giornata, non si è proprio giocato: a causa del malfunzionamento dell’impianto d’illuminazione l’arbitro Catanoso ha atteso quarantacinque minuti e di seguito ha decretato la mancata disputa. Poi, il giudice sportivo, ha commissionato la gara persa all’Imolese e il nuovo successo per 0-3 a favore del Sudtirol. E questi sono tre punti, da regolamento giustissimi, ma di fatto concessi. La società altoatesina nell’ultimo decennio scarso ha sempre programmato in grande, sfiorando davvero in almeno un paio di circostanze la serie B. Stagione 2013-14, il campionato si chiamava ancora Prima Divisione: il Sudtirol di Claudio Rastelli (subentrato a D’Anna) conclude terzo nel girone A, poi nei playoff, allora solo interni al raggruppamento, arriva fino alla finale con la Pro Vercelli. Nel doppio confronto i piemontesi hanno però la meglio.

Stagione 2017-18, campionato di serie C: il Sudtirol di Paolo Zanetti chiude al secondo posto nel girone B, alle spalle del Padova del grande ex Pierpaolo Bisoli, poi nella fase nazionale dei playoff arriva fino alle semifinali, vince l’andata 1-0 e poi perde il ritorno 2-0 a Cosenza che poi andrà in B. Nelle ultime due stagioni sempre playoff, partendo dal 6° posto del 2018-19 e dal 4° del 2019-20, con la strada in entrambe le occasioni fermata al secondo turno dal Monza e dalla Triestina allora di Steffè.

Di conseguenza, pensare al Sudtirol come una sorpresa è chiaramente un grave errore. E’ ormai una certezza per la categoria, la stagione in corso (attualmente 1° posto) è finora il proseguimento ideale di altrettanti anni da protagonista. Il direttore sportivo è l’ex difensore bianconero (6 presenze ad inizio anni 2000) e soprattutto del Rimini Paolo Bravo, dall’estate 2019 l’allenatore è Stefano Vecchi. Secondo capitolo per lui, aveva già guidato il Sudtirol nel 2012-13.