Cesena, le pagelle: svettano Pierini e Mulè

Deludono e risultano insufficienti Gonnelli, Ardizzone, Ilari, l’austriaco Frieser, Tonin, Pittarello e Zecca. Bene Viali, playoff a parte

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di Daniele Zandoli

E’ finita un’altra annata per il Cesena, soddisfacente anche se altalenante in stagione regolare con il terzo posto centrato, ma deludente nei playoff. Ecco le pagelle di fine anno.

NARDI 6,5. (39 presenze ). Ha retto la baracca quando diluviava, eroe dei 21 clean sheet coi suoi miracoloni per punti pesanti e felicità a momenti. Fino alla maledetta bischerata sotto la Mare che ha semplicemente regalato i playoff al Monopoli.

CANDELA 6,5. (27, 4 gol). Il principe dei prospect, col Genoa in B se ne andrà in Liguria a mostrare la sua spinta sulla fascia e l’innata capacità di buttarla dentro da terzino moderno, pur non essendo perfetto a difendere. Meritava almeno uno scampolo di playoff.

CIOFI 6,5. (38, 2 gol). Un altro sulla rampa di lancio, ormai la terza serie gli va stretta. E’ stato l’ultimo ad alzare bandiera bianca nel disastro coi pugliesi, pronto anche a immolarsi sulle pazzie tattiche di chi l’ha inventato mediano metodista.

GONNELLI 5. (21). Una serie infinita di assenze hanno cancellato il possente torrione di Livorno lasciando solo bischerate tra cui l’autogol che ha spianato la strada al Monopoli.

ALLIEVI 5,5. (12). Pare possa essere il perno della difesa bianconera della prossima stagione. Gli infortuni l’hanno gambizzato a lungo, a Monopoli ha fatto bene, al ritorno è naufragato.

MULE’7. (18, 1 gol). Un grave infortunio l’ha schiantato per tutto il ritorno, un vero peccato, in coppia con Ciofi all’andata è stato semplicemente impeccabile.

POGLIANO 6. (19). Un soldatino, senza infamia e senza lode, prezioso quando dietro cadevano come mosche.

CALDERONI 5,5. (11) Una gran fatica entrare negli schemi di Viali cominciando da agosto, figuriamoci da gennaio col peso di un lungo stop sulle spalle.

FAVALE 6. (30). Ha guadagnato la pagnotta. Non è un campione in difesa, ma dal suo piede sono partiti cioccolatini per la testa di chi la buttava dentro.

BERTI 6,5. (24, 1). Avrebbe meritato di mostrare il talento innato e invece è sparito, attore non protagonista del principale interrogativo stagionale: ma ha rigato la macchina a Viali? Convocato in nazionale Under 18.

ARDIZZONE 5. (37, 2 gol) Cattivo coi tifosi e anche con Viali... A lui si chiedeva l’esperienza da vecchio califfo, invece è affondato più degli altri.

BRAMBILLA 6. (17, 1 gol). Talento pronto a sbocciare, per caratteristiche il miglior prospect della nidiata. Deve rinsaldare il carattere e mangiare spinaci per ingrossare i muscoli, la velocità di cervello è già a posto.

ILARI 5. (32,4 gol). Grande delusione, fra infortuni e prestazioni no. Personaggio in cerca di una tana tattica coerente, lo ricorderemo per un gol mangiato, poteva cambiare i playoff.

MISSIROLI 5,5. (25) Sulla carta un gioiello per pedigree e storia, in realtà non ha inciso mai, vittima inerme di muscoli consumati da mille battaglie.

RIGONI 6. (19). Finchè il fisico ha tenuto è stata la diga a protezione di Nardi, la schiena non ha retto e lui è naufragato.

STEFFE’ 6,5. (38,1 gol) Per abnegazione merita la lode, in emergenza ha giocato dappertutto, tentando sempre di non perdere la trebisonda in un centrocampo costruito male.

FRIESER 5. (16, 1gol) Tanti scampoli di un film in cui schemi e lingua sono stati difficili compagni di viaggio. Negli almanacchi è il giocatore più caro della Lega Pro, che sia un sosia?

TONIN 5. (23, 1 gol) Tanta buona volontà e poco altro.

CATURANO 6. (34, 11 gol). Salvate il capitano Sasa’. Uomo d’area, obbligato a non starci. Illude a Monopoli, sparisce nel dramma sportivo sotto la Mare.

BORTOLUSSI 5,5. (39, 10 gol). In doppia cifra nonostante digiuni lunghi e penose esibizioni, in preda alla depressione della punta forte che non segna più.

PIERINI 7. (37, 13 gol). L’uomo in più, estro e fantasia al potere. Capita per caso in Lega Pro, vero capolavoro di Zebi. Potrebbe diventare il leader su cui costruire il Cesena dei sogni, se resta.

PITTARELLO 5 (15, 2 gol). Illude subito, coi suoi duelli rusticani. Si fa male e riappare sul più bello, anzi, sul più brutto, respinge sulla linea la zampata di Zecca a Monopoli, l’unica cosa per cui sarà ricordato.

ZECCA 5. (18). Genio e cristalleria. Eterna vittima di muscoli fragili come il vetro non fa mai sentire il peso del suo estro.

VIALI 6,5. Raccoglie i cocci di Modesto, per due stagioni è in linea con gli obiettivi, settimo e terzo in campionato contro covid e infortuni a catena. Allergico ai playoff più di un celiaco al glutine perde coraggio quando si sente in bilico.