"Cesena, troverai un Siena carico a mille"

Franco De Falco, il doppio ex, analizza la sfida di sabato al Franchi: "Sarà dura contro una squadra che giocherà la gara della vita"

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di Roberto Daltri

Il Cesena di William Viali si gioca il terzo posto sabato a Siena contro una squadra che ha ancora un obiettivo da raggiungere: il possibile piazzamento in zona playoff. Insomma, quella all’ombra di piazza del Campo sarà una trasferta piena di trabocchetti ed insidie, anche se al Cesena potrebbe bastare il pari considerata la differenza reti a favore dei bianconeri nei confronti del Pescara.

Per capire a cosa va incontrola squadra bianconera abbiamo parlato con Franco “Totò” De Falco, 63 anni compiuti il 2 aprile, ex attaccante del Cesena e del Siena, vera bandiera della Triestina oltre che ex dirigente bianconero nelle vesti di responsabile del settore giovanile e poi direttore sportivo della prima squadra per due stagioni. Che impressione ha avuto dalle ultime prestazioni del Cesena?

"L’ultima partita vista allo stadio Manuzzi è stata quella con l’Entella, ma io non giudico il Cesena giornata per giornata ma nel complesso, e dico che prestazioni come quella di Montevarchi nell’arco di una stagione possono capitare. Certo sabato sarà dura contro una squadra che potrebbe giocarsi la partita della vita" .

Cosa intende di preciso?

"Voglio dire che per il Siena è stata una stagione travagliata: cambio di proprietà, vari allenatori ma salvandosi domenica scorsa i toscani si sono anche messi nella condizione di provare ad entrare nei playoff e questo aspetto nasconde un po’ tutte le difficoltà avute e accende l’entusiasmo. Infatti penso che sabato saranno tutti uniti cosa che è già successa visto che da quando è arrivato Padalino la squadra non ha mai davvero rischiato di scivolare troppo in basso".

Il Siena vuole agganciare la zona playoff il Cesena vuole mantenere il terzo posto, conterà insomma anche chi ha più motivazioni

"Sicuramente, come ho detto a Siena ci sarà un ambiente caldo non sarà facile per il Cesena , però posso dire qualcosa su questi playoff?"

Prego...

"Ammetto che mi lascia molto perplesso il fatto di averli aperti fino alla decima posizione perché così si rischia che chi è arrivato con molti punti in più venga eliminato da chi è arrivato molto dietro. Ai miei tempi c’erano due promozioni dirette. Avrei capito anche limitarli alle prime cinque, perché con questa formula così allargata si concede la possibilità a squadre che hanno avuto una stagione deludente di nascondere tutto dietro al fatto di averli conquistati".

Lei attualmente è d.g. e responsabile tecnico del settore giovanile della Savignanese, società di Eccellenza. Che impressione ha della nuova proprietà americana del Cesena vista anche in prospettiva?

"Si tratta di persone non abituate al nostro tipo di calcio, per adesso arrivando in corsa hanno potuto fare poco, ma per il futuro devono sapere che non potranno raccontare che vogliono arrivare ai playoff ma vincere il campionato e ed essere promossi in B, ce ne stiamo accorgendo, è molto difficile. Poi ovviamente sarà importante che siano consigliati bene per evitare quello che è successo a Reggio Emilia con Mike Piazza che per due stagioni ha spesso moltissimo poi alla terza non ha nemmeno iscritto la squadra".

De Falco è anche una fonte di ricordi personali che si intrecciano con la storia del Cesena

“"Sono diventato direttore sportivo nel periodo più difficile, vale a dire dopo la seconda retrocessione in C. Ero al settore giovanile portai a Cesena un attaccante come German Denis che aveva solo 18 anni e doveva ambientarsi. Tornò presto in Argentina ma poi fu ceduto al Napoli per circa nove milioni di euro... Adesso mi diverto e sono orgoglioso sopratutto del settore giovanile della Savignanese una vera eccellenza penso secondo solo a quello del Cesena".