Tozzo 6. Un’uscita fuori tempo che sorprende tutti, forse persino Spina che si ingolosisce ma perde l’attimo. Pare che non sia tranquillo.
Ciofi 7,5. Capitano vero che carica i compagni già prima dell’inizio. La vera Spina nel fianco semmai è il colpo che si prende da Vazquez, non certo l’esterno eugubino controllato. Torre per Ferrante-gol.
Prestia 8. Sultano di letture ed anticipi, sceriffo nel far rispettare la legge: con lui non si passa. Mbakogu, pivot dal passato ingombrante, finisce inscatolato in panchina.
Mercadante 7,5. "Con il numero 3 ha segnato…". Come, lo speaker non l’ha annunciato? Eppure è come se avesse segnato: da defibrillatore il recupero e l’opposizione su Spina. Decisivo.
Albertini 6. Gara di gestione, certo che trovarsi di fronte quella fattispecie di armadio a quattro ante, tal Bonini, non deve essere stato facile (Zecca ng).
De Rose 9 (nella foto). Tratto da un mostro sacro come Vasco: "Standing ovation per te". Giocatore anni ’80, dove la maglietta altrui non è solo cimelio di fine partita. Instancabile, totale, capopopolo (Bumbu ng).
Saber 8,5. Terzo occhio dietro la nuca e Corazza vola felice verso il gol, una rete da fuoriclasse ed extraterrestre per la categoria. Direttore d’orchestra e combattente, subisce la sbracciata e Vazquez vede rosso (Francesconi ng).
Calderoni 7. Evidentemente ad inizio campionato giocava il gemello identico. Giocatore trasformato come gamba, convinzione, presenza.
Chiarello 7. "Stonc": un rumore che gli ronzerà a lungo nelle orecchie: due pali interni, più unico che raro. Accende le polveri di una partita esplosiva (Adamo ng).
Udoh 6. Primo tempo dal rapporto antipatico con sfera e partita, ripresa in cui il Cesena gioca più palla a terra e anche lui inizia a sentirsi a suo agio.
Ferrante 6,5. Finalmente, il gol che può sbloccarlo e cambiare in meglio la sua stagione.
Corazza 7,5 Settima rete consecutiva: l’Haaland della C. Un gol di volontà, fame e qualità.
Gianluca Mariotti