Le Fiandre rivivono tra i nostri colli

Le Fiandre rivivono  tra i nostri colli

Le Fiandre rivivono tra i nostri colli

La terza edizione delle Fiandre Cesenati che si è svolta nel giorni scorsi lungo le strade del nostro comprensorio ha confermato il successo della manifestazione ciclistica colorando le colline romagnole con l’entusiasmo di oltre 500 ciclisti provenienti da tutta l’Emilia Romagna ma anche da Toscana, Lazio, Umbria, Marche e Lombardia. Gli organizzatori che ruotano intorno al gruppo Uisp Forlì Cesena e che per l’occasione si sono avvalsi della in collaborazione con Cicli Neri, hanno proposto per l’edizione 2023 un nuovo percorso gravel (lungo 80 chilometri in parte su strade bianche con 14 ‘muri’ e 1500 metri di dislivello) accanto ai due ‘classici’ già presenti nelle scorse edizioni: il lungo (115 km, 17 ‘muri’ e 2400 metri di dislivello) e il corto (65 km, 12 ‘muri’ e 1300 metri. di dislivello). Il rifermento ai ‘muri’ è la riproposizione in chiave nostrana dei ‘muur’ tipici della corsa ‘originale’: salite di forte pendenza e alta difficoltà.

La manifestazione ciclistica annovera in effetti alcune tra le più ripide salite del territorio cesenate, alternando tratti in pavé, viali alberati, castelli, rocche e conventi e toccando luoghi suggestivi come Carpineta, Casale, Sorrivoli, Ardiano, Roversano, Bertinoro, Formignano e Montevecchio, noto per essere stato abituale terreno di allenamento del ‘Pirata’ Marco Pantani a cui è dedicato anche un cippo in cima alla salita.

I tratti più impegnativi sono inoltre stati ribattezzati per l’occasione in stile fiammingo: così via Molino Donegallia è diventata MolenMuur, via Peschiera si è trasformata in PeschierBerg e così via con l’intento di accostare lo spirito delle classiche del Nord con le bellezze paesaggistiche dell’entroterra romagnolo. Per il gruppo organizzatore dell’evento, le Fiandre sono un ‘luogo del cuore’ dove i ciclisti sono visti come campioni che percorrono le salite più dure e sono applauditi per strada. Uno spirito che intendono trasmettere anche alle nostre latitudini, cementificando la passione e l’entusiasmo per uno sport che da sempre fa parte del dna della Romagna.