Tre derby per scaldare i motori: ecco la Supercoppa I Tigers se la vedranno con Rimini, Faenza e Imola

Si partirà l’11 ottobre ma resta da sciogliere il nodo sulla presenza del pubblico Di Lorenzo: "Saremo pronti"

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Niente mezze misure, per scaldare i motori si parte con tre derby. La Supercoppa della Serie B della palla spicchi, innovativa versione pensata per rodare le squadre in vista del campionato, inizierà l’11 ottobre, quando i Tigers Cesena ospiteranno Rimini, prima di andare a far visita nelle due domeniche successive, prima a Faenza e poi a Rimini.

Coach Giampaolo Di Lorenzo ormai conta i minuti che lo separano dal ritorno sul parquet: "La serie di derby è accattivante e per godercela appieno spero tanto che ci sia la possibilità di giocare davanti al pubblico".

Il campionato comincerà il 15 novembre, mentre la squadra si riunirà a inizio settembre: "Avremo due mesi super intensi, durante i quali dovremo lavorare su tantissimi aspetti, anche tattici, perché poi con un calendario zeppo di gare infrasettimanali, dovremo essere bravi a pesare i giusti adattamenti rispetto agli avversari tra le varie soluzioni già provate".

La formula della Supercoppa prevede gare di sola andata con la prima di ognuno dei 16 raggruppamenti (i Tigers sono nel girone G) che passerà il turno, affrontando sempre in uno scontro secco la vincitrice di un altro girone (nel caso dei cesenati quello composto da Senigallia, Ancona, Jesi e Montegranaro).

Rimarranno così otto pretendenti che si daranno battaglia nel weekend dal 6 all’8 novembre, la settimana prima dell’inizio del campionato.

"Stiamo monitorando costantemente tutti i ragazzi - riprende Di Lorenzo - fisicamente la condizione di tutti è buona, quello che resta da valutare è l’impatto col ‘gioco’, quando aggiungeremo i contatti, la difesa, le spaziature, i ritmi dell’azione... La Supercoppa servirà anche a questo, con la mia solita, maliziosa, considerazione che vale sempre per queste occasioni: chi uscirà subito dirà che tanto quello che conta è il campionato, mentre chi andrà fino in fondo mostrerà i muscoli dicendo di essere già al top... Vedremo che succede, anche se in definitiva la mia convinzione più solida è un’altra: giocare a basket è come andare in bicicletta, una volta che hai imparato non dimentichi più come si fa. E non hai mai voglia di smettere di pedalare".

Luca Ravaglia