Ciarapica rilancia: meglio interrare la ferrovia

Il piano del ministero per le Marche, il sindaco: è la soluzione meno impattante e divisiva. "E non credo costi più dell’arretramento"

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di Giuliano Forani

Il sindaco Fabrizio Ciarapica concorda con il presidente della Cna, Maurizio Tritarelli, sulla necessità di spostare la tratta ferroviaria adriatica, cogliendo l’occasione unica offerta dal Pnrr. Il punto è: se non ora quando? Ma la differenza sta tutta nel "come". Ciarapica, infatti, preferisce parlare non di arretramento, bensì di interramento dei binari, una scelta – secondo lui – possibile, meno impattante ma soprattutto meno divisiva. Un progetto grandioso, sindaco Ciarapica, ma anche molto difficile da concretizzare?

"Difficile, ma fattibile e auspicabile – osserva –. Se la tratta adriatica è destinata a diventare il corridoio preferenziale dell’Europa in ordine al trasporto delle merci, diventa arduo pensare che i Comuni costieri possano sopportare il viavai continuo in un verso e nell’altro di tanti convogli. Il Pnrr è un’occasione unica per un intervento radicale, è un treno, tanto per restare sul tema, che passa una sola volta e così bisogna cogliere l’attimo". C’è un fiorire di ipotesi sul progetto da attuare per la tratta. C’è chi parla di arretramento e chi invece di interramento della linea ferroviaria.

"Si è da poco aperto il dibattito e dico subito che la soluzione migliore è l’interramento. I motivi sono diversi, innanzitutto di carattere ambientale. Arretrare la tratta significa violare una collina di straordinaria bellezza e rovinare l’ambiente. In secondo luogo, l’arretramento scatenerebbe una serie di reazioni e di proteste sia da parte dei Comuni che da parte di comitati, che avvierebbero contenziosi e ricorsi. Senza considerare gli operatori agricoli, che vedrebbero penalizzate le attività. E infine le stazioni. Con l’interramento resterebbero sul posto, al servizio delle città, mentre l’arretramento comporterebbe la realizzazione di nuove strutture extraurbane e di un servizio di trasporti per il collegamento coi centri". Però c’è il problema dei maggiori costi per l’intervento complessivo, interrare la ferrovia adriatica non è uno scherzo.

"Non credo che l’arretramento costi di meno, anzi. Un simile intervento impone lo spostamento dell’intera linea ferroviaria, mentre l’interramento interesserebbe in prevalenza le aree urbane e lascerebbe inalterate quelle extraurbane. Meno chilometri e pure dei costi più contenuti". Si è consultato in merito al progetto con i colleghi maceratesi e marchigiani?

"Il discorso è stato appena avviato e non c’è stato tempo di affrontarlo in modo compiuto. Mi sono sentito, però, con alcuni di loro e ne ho ricavato un riscontro positivo – osserva Ciarapica –. Bisogna valutare, infatti, anche i benefici per il settore turistico, al quale tutti i Comuni costieri sono molto interessati. Riqualificare la tratta ferroviaria adriatica significherebbe infatti guadagnare spazi adiacenti al mare, creare delle aree verdi e dei parcheggi, ampliare le zone al servizio dei pedoni. Il progetto di riqualificazione porterebbe dei benefici comunque lo si valuti, innanzitutto per la vivibilità dei centri costieri, in secondo luogo perché favorirebbe nuovi assetti urbani e darebbe una spinta notevole allo sviluppo del turismo e del commercio". "Credo – conclude il sindaco Ciarapica – che vada quindi sostenuto ad ogni livello, sul come è giusto si discuta. Per quanto mi riguarda, vedo meglio l’interramento rispetto all’arretramento, per la tratta ferroviaria".