"I ragazzi arrivano tardi a scuola Il problema dura da quattro mesi"

I genitori degli alunni del Fermano protestano per il servizio degli autobus: "Di chi è la colpa?"

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A distanza di circa quattro mesi dall’avvio dell’anno scolastico, i problemi legati al trasporto scolastico per gli studenti delle scuole superiori che devono raggiungere la parte Alta della città, sono ancora tutti lì. E l’esasperazione delle famiglie sta raggiungendo i livelli di guardia. Ogni mattina, i ragazzi che arrivano dal Fermano a bordo dei mezzi della Transfer, devono cambiare il pullman e salire su un mezzo dell’Atac per raggiungere Civitanova Alta ma, "accade puntualmente che molti di loro non riescono a salire perché il pullman è già pieno, per cui sono costretti ad attendere quello successivo e, inevitabilmente, arrivano a scuola in ritardo". Questa è la segnalazione di genitori provati da una situazione che, a distanza di mesi, sembra irrisolvibile. "Le due società di trasporti stanno scaricando le responsabilità l’una sull’altra e non c’è verso di venire a capo di questa situazione che sta diventando sfinente e surreale. Per di più i nostri figli stanno accumulando, ogni giorno, ritardi su ritardi e arrivano sempre a lezione già iniziata", proseguono nella lamentela generale. "Di tentativi ne abbiamo fatti parecchi per sbloccare questo stato di cose, tant’è che a qualcuno di noi le società di trasporti hanno chiesto di non chiamarle più tanto le abbiamo tempestate. Sostengono entrambe che la responsabilità non è loro. E allora ci chiediamo: di chi è? Come si risolvere questo problema?". Da quanto risulta ai genitori, ogni giorno l’Atac mette a disposizione quattro mezzi diretti verso Civitanova Alta ma, dicono, "che i primi due viaggiano mezzi vuoti, mentre gli altri sono strapieni perché nel frattempo arrivano anche i ragazzi dal Fermano e così finisce che molti restano a terra e aspettano il mezzo successivo". E’ anche capitato che un giorno, in cui il ritardo è stato maggiore rispetto al solito, "i ragazzi sono stati lasciati fuori dalla scuola e fatti entrare alla seconda ora. Abbiamo chiesto (e ottenuto, ndr) che almeno li facessero sostare nell’androne. Di chi sarebbe la responsabilità se dovesse accadere loro qualcosa fuori dalla scuola?". In questi giorni dovrebbero provare a ottenere qualcosa i rappresentanti di classe di concerto con le dirigenze scolastiche. "Le due società di trasporti devono mettersi sedute intorno a un tavolo e trovare loro una soluzione. Andare avanti così non è più tollerabile", tuonano i genitori che, peraltro, hanno già pagato per un servizio che, a distanza di mesi, ancora non c’è.

Marisa Colibazzi