Civitanova, Morresi. "Niente parcheggio sotterraneo al Varco"

Anticipazione di Morresi: il progetto non arriverà in Consiglio. In migliaia si erano opposti al piano che prevedeva anche stalli a pagamento

Claudio Morresi, presidente del consiglio comunale

Claudio Morresi, presidente del consiglio comunale

Civitanova, 7 novembre 2019Il progetto Strever non approderà in consiglio comunale. Il presidente dell’aula, Claudio Morresi, anticipa la decisione della giunta di non portare avanti un piano sui parcheggi contro cui si sono ribellati migliaia di civitanovesi.

La giunta aveva acquisito la proposta presentata dalla ditta abruzzese, un project financing da 12 milioni di euro e ne aveva preso atto con una delibera votata il 27 giugno (la numero 256) in cui si prevedeva la realizzazione di un parcheggio sotterraneo al Varco sul mare con la riqualificazione del centro.

Costi a carico del privato che però in contropartita otteneva la cessione, e la gestione, di 1.745 stalli a pagamento per 35 anni. Un piano a cui il sindaco aveva agganciato la riqualificazione del centro (piazza XX Settembre e i giardini), ma che non è stato digerito dai cittadini perché portava con sé l’aumento delle tariffe della sosta, estendeva la zona a pagamento a strade del centro che ora sono park free ma, soprattutto, prevedeva un parcheggio interrato al Varco sul mare e aree sosta in superficie.

Una prospettiva che ha provocato la rivolta di tanti che, in scia al movimento ‘Amici del Varco’ e dietro la spinta di tutte le opposizioni consiliari, in migliaia di sono messi in fila per firmare una petizione e fermare il piano. Che, infatti, si è arenato e, come annuncia Morresi, è stato definitivamente accantonato.

«Il project financing della Strever – spiega – non verrà portato in Consiglio. Ne ho parlato col sindaco e si è deciso di non procedere. Se verrà annullata la delibera? No, quella era una semplice presa d’atto che decade automaticamente perché da parte dell’amministrazione non c’è stata manifestazione di interesse».

La delibera prevedeva tuttavia un passaggio in aula ‘per le valutazioni di competenza e per le eventuali modifiche dei documenti programmatori’. «Non serve - conferma Morresi - e sarebbe venuta in aula solo in caso l’amministrazione avesse deciso di attuare il progetto».