Scarpe false, droga e lavoro in nero: fioccano denunce

Agosto caldo per la Guardia di Finanza: sequestrati brand Fendi e Gucci contraffatti. Stagionali senza contratto, multe salatissime ai ristoratori

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di Giorgio Giannaccini

E’ stato un agosto all’insegna dei controlli della Guardia di Finanza, che ha passato al setaccio tutta costa del Maceratese. In breve, è emerso che all’interno di due ristoranti erano in servizio ben sei dipendenti in nero e, al contempo, sono state sequestrati quasi duecento paia di scarpe e ciabatte contraffatte. E ancora: sono fioccate diverse denunce per spaccio e quasi 4mila articoli sono stati confiscati ai vu cumprà in spiaggia. E’ quanto fatto dai finanzieri della Compagnia di Civitanova, diretti dal capitano Tiziano Padua, e dai colleghi della Tenenza di Porto Recanati, agli ordini del luogotenente Diego Crovace. A Civitanova, durante il mercato settimanale di sabato scorso, le fiamme gialle hanno sequestrato 178 paia di scarpe e ciabatte, posti in vendita da un ambulante italiano sui 40anni, originario del Fermano. Infatti, dagli accertamenti è venuto fuori che tutti quegli articoli riproducevano i marchi falsificati di Fendi e Gucci. Per questo, l’uomo è stato denunciato per i reati di ricettazione e introduzione e commercio nello Stato di prodotti con segni falsi.

Invece, vicino alla stazione ferroviaria, i militari hanno svolto dei controlli con l’ausilio dei cani antidroga Edir e Hanima. Grazie al loro fiuto, sei giovani sui 25 anni, tra cui alcuni italiani e altri magrebini, sono stati trovati con diverse dosi di marijuana, hashish e cocaina. Quattro ragazzi sono stati segnalati alla prefettura, in quanto assuntori di stupefacenti. In tutto, sono stati posti sotto sequestro circa 50 grammi di droga. I controlli si sono stati estesi nei ristoranti della zona.

In uno chalet del lungomare nord, i finanzieri hanno trovato due dipendenti che stavano lavorando in nero. Mentre in un ristorante del centro di Recanati, invece, sono stati individuati altri quattro dipendenti sprovvisti di contratto. Nei confronti dei due titolari, i finanzieri hanno presentato un verbale (salatissimo) per ciascun lavoratore in nero, che va da 1.800 a 43.200 euro. Mentre, a Porto Recanati, la Guardia di Finanza ha confiscato la merce a nove venditori ambulanti che si aggiravano in spiaggia, peccato che fossero tutti sprovvisti dell’apposita licenza di vendita. Tra l’altro, otto di questi erano totalmente sconosciuti al fisco, perché lavoravano senza avere aperto la partita Iva. Quindi, sono stati sequestrati ben 3.713 articoli vari, tra cui 513 oggetti in bigiotteria, sprovvisti però delle informazioni minime prescritte dal Codice del Consumo, in materia di sicurezza prodotti. Perciò i rispettivi ambulanti saranno multati dalla Camera di Commercio, con un verbale che va da 516 a 25mila euro.

Non solo: 19 attività stagionali sono state sanzionate (per almeno 500 euro), in quanto non avevano emesso lo scontrino elettronico, che è obbligatorio. In particolare, il gestore di un campo da padel si è beccato anche un’altra contravvenzione poiché, oltre a non aver emesso lo scontrino, era sprovvisto del registratore telematico, necessario per trasmettere i corrispettivi all’Agenzia delle Entrate. Per lui, è in arrivo una multa che va da mille a 4mila euro. Un mese di agosto quindi caldo in tutti i sensi, sia sotto l’aspetto climatico che economico per chi non ha rispettato le leggi.