Ubriaco semina il caos in un pub, minacce alla titolare con una pietra: "Sei la mia serva, vi ammazzo tutti"

Civitanova, la notte di follia di un albanese: danni alla porta d’ingresso, preso a calci uno dei proprietari

Per due volte sono stati chiamati  i carabinieri: l’ubriaco ha continuato a dare in escandescenze per alcune ore, minacciando titolari e clienti del pub

Per due volte sono stati chiamati i carabinieri: l’ubriaco ha continuato a dare in escandescenze per alcune ore, minacciando titolari e clienti del pub

Civitanova, 4 marzo 2024 – Entra nel pub con una grossa pietra in mano, minaccia i proprietari gridando loro "vi ammazzo" e scatena il caos. Scene di follia l’altra sera al Cavern Pub, sul lungomare centro di Civitanova, dove intorno alle 22 si è presentato un albanese sulla quarantina, ubriaco. Il locale in quel momento era pieno di persone.

"Si è presentato questo albanese che non avevano mai visto prima – ha raccontato la giovane donna che gestisce il locale insieme al compagno –. All’inizio sembrava tranquillo, poi ha iniziato a dare in escandescenze. Ci ha chiesto di fare una transizione col Pos e di riavere, in contanti, la somma di 40 euro. Ma noi avevamo il locale pieno e i contanti ci servivano per dare il resto, quindi educatamente gli abbiamo detto di no. A quel punto ha cominciato a dare di matto, minacciandoci con frasi tipo "io vi ammazzo", "spacco tutto". Ci ha rotto, crinandolo, anche il vetro della porta di ingresso. A me si è rivolto dicendo "tu sei la mia serva". Era fuori di sé. A quel punto il ragazzo che lavora in cucina ha chiamato i carabinieri, che sono arrivati e ci hanno parlato fuori dal locale, invitandolo a darsi una calmata. Ma dopo un po’ quello è rientrato. E ha continuato a dare fastidio. A un certo punto è entrato con una grossa pietra. Il mio compagno ha cercato di fermarlo e si è preso un calcio. Alcuni clienti si sono messi in mezzo per difenderlo, hanno spintonato l’albanese per mandarlo fuori dal locale, dove ha continuato a fare un macello, lanciando i posacenere e ribaltando le panche. Così abbiamo richiamato i carabinieri". Non c’era verso di fermare la furia dell’albanese. La vicenda è andata avanti per ore, fino alle 2 circa di notte.