Mercatone Uno, prorogata la cassa integrazione

Rinnovo di altri sei mesi. Analisi delle offerte durante l’incontro al ministero, i lavoratori: "Accogliamo i risultati con fiducia"

La protesta dei dipendenti del Mercatone Uno (Foto De Marco)

La protesta dei dipendenti del Mercatone Uno (Foto De Marco)

Civitanova Marche (Macerata), 4 dicembre 2019 - Mercatone Uno, le trattative proseguono senza sosta, le ipotesi si rincorrono una dietro l’altra, non manca una cauta fiducia che una soluzione credibile possa scaturire dai tavoli romani Dove anche ieri, al Mise, ci si è confrontati senza sosta dal mattino a metà pomeriggio. Nero su bianco non è stato vergato ma c’è una novità: la cassa integrazione speciale è stata prorogata fino al 23 maggio 2020 e ci sono ragionevoli motivi per ritenere che alla scadenza possa essere rinnovata per un altro anno.

Solo questa al momento è la certezza, per il resto si naviga su acque ancora poco limpide. Manifestazioni di interesse all’acquisto non mancano ma ci sono diversi distinguo pesanti. Soprattutto riguardano il numero dei dipendenti e i punti vendita da acquisire. Un gruppo ritiene gli organici troppo ampi e subordina l’eventuale acquisto a dei tagli; il secondo gruppo sarebbe disposto a non ridimensionarli ma rileverebbe solo 21 punti vendita dell’ intero pacchetto che è di 55. Un terzo gruppo subordinerebbe l’acquisto alla garanzia di ottenere contributi sostanziali da parte dello Stato, cosa che sembra sia al di fuori di ogni possibilità.

I sindacati puntano naturalmente al massimo, la trattativa continua. Ricordiamo che il comparto aziendale è composto da circa 1.700 dipendenti e che le offerte con manifestazioni di interesse, al mese di ottobre erano 14. I punti fermi imposti dal Mise erano due: riassorbimento di tutti i punti vendita e il mantenimento di tutto il personale, condizioni legittime e rigorose che avrebbero comportato la rinuncia della maggior parte degli interessati. Le offerte sono venute soprattutto da gruppi italiani, qualcuna da gruppi europei e in parte ridotta da extraeuropei. Da sottolineare pure che purtroppo alcuni punti vendita non hanno sollevato alcun interesse.

Civitanova e altri centri delle Marche non rientrano tra questi, un punto decisamente a favore. Ieri, dicevamo, riunione fiume al Mise, alla presenza del sottosegretario Alessandra Todde e dei tre commissari straordinari che gestiscono il momento di crisi. Presenti anche diversi amministratori di Regioni tra cui le Marche. Un vertice che se sotto certi aspetti ha prodotto positività, dall’altra continua a lasciare la porta aperta solo alla speranza, come riconosce anche Emilio Gasparroni, figura storica del punto vendita del Mercatone Uno di Civitanova. «La certezza del rinnovo della cassa integrazione – commenta Gasparroni – è un risultato da accogliere con fducia. I sei mesi di copertura infatti speriamo ci servano per proseguire la trattativa e raggiungere un risultato che soddisfi tutti. A noi interessa solo il lavoro e su questo insistono i sindacati».