Guardian, tra le spiagge più belle ci sono anche le Marche

Nella classifica delle 40 spiagge più belle d'Europa della prestigiosa rivista non mancano nomi italiani, tra cui anche San Michele a Sirolo

Spiaggia di San Michele a Sirolo (Ancona)

Spiaggia di San Michele a Sirolo (Ancona)

Ancona, 2 maggio 2022 - I 'travel writer' (scrittori di viaggio) del quotidiano britannico The Guardian stilano ogni anno la lista delle 40 spiagge più belle d'Europa: Grecia, Spagna e Montenegro, fino ad arrivare a Irlanda e Galles. Impossibile non menzionare qualche chicca dello stivale italiano, che con i suoi 8.000 chilometri di costa vanta paesaggi naturalistici idilliaci e variegati. 

San Michele a Sirolo (Marche)

E c'è anche un luogo delle nostre regioni: San Michele a Sirolo, nelle Marche. Vi si accede attraversando il Parco regionale del Monte Conero. Passando attraverso gli alberi si arriva alla spiaggia. Ci sono due stabilimenti, ma per il resto il paesaggio è selvaggio, con alberi, una scogliera che scende a picco nell'acqua e ciottoli bianchi su cui sdraiarsi. L'autore della classifica racconta di aver pernottato in un B&B nel borgo di Sirolo, poco distante dalla spiaggia, in un edificio storico del Settecento. 

Le altre spiagge più belle d'Italia

Punta della Suina (Puglia)

La celebre spiaggia della costa ionica viene paragonata dall'autore alle Seychelles. Si tratta di un'area con sabbia bianca e fine, costellata da piccole rocce e cespugli di piante grasse. L'acqua cristallina è leggermente più calda del lato di costa adriatica (rinomato per il mare piuttosto freddo, specialmente in Salento n.d.r.). A pochi chilometri da Punta della Suina c'è Gallipoli (Lecce), storico punto di riferimento per il divertimento estivo, la cui atmosfera riesce sempre a conquistare i visitatori stranieri (tanto da guadagnarsi un posto in classifica). 

Sa Colonia (Sardegna)

Difficile scegliere la miglior spiaggia della Sardegna (un'impresa ardua anche per il travel writer del Guardian). Quella di Sa Colonia è sicuramente paradisiaca. La sabbia è bianca e soffice come talco e la spiaggia è per la maggior parte libera (c'è un solo stabilimento). Idilliaca anche la fauna: ci sono i fenicotteri rosa ed è possibile veder spuntare dall'acqua la pinna di qualche delfino. Quando tira lo scirocco il mare di Sa Colonia è perfetto per gli sport acquatici: snorking e surf. A pochi minuti dalla spiaggia c'è un ristorante di pesce in cui rifocillarsi. 

Calamosche (Sicilia)

Si trova nella riserva naturale di Vendicari (Noto), dove il terreno scosceso e roccioso rende difficile l'accesso, così da rendere la spiaggia di Calamosche accessibile solo ai visitatori più audaci. Niente stabilimenti né bar, ma a pochi chilometri c'è Noto, capitale del barocco siciliano e patrimonio unesco. Per pernottare, oltre ai B&B, ci sono caratteristici ruderi tra le coltivazioni di limoni. 

Sperlonga (Lazio)

A metà strada tra Napoli e Roma, Sperlonga offre un tramonto sul mare mozzafiato. La spiaggia è fine e dorata e l'acqua cristallina e tiepida. Il promontorio aspro si getta nel mare poco prima della spiaggia, mentre su una piccola altura che cade a picco nell'acqua si appoggia il caratteristico borgo marinaresco di Sperlonga, con la sua torre del Cinquecento. Si tratta di un piccolo gioiello tutto da scoprire, con i vicoli bianchi e le decorazioni blu: ad ogni angolo c'è una sorpresa. Dove la spiaggia inizia, inoltre, è possibile vedere le rovine della villa romana dell'imperatore Tiberio, datata 22 a.C., con una piccola grotta da esplorare.