Coronavirus, il bollettino di oggi 15 giugno. In Emilia Romagna 11 contagi e 3 morti

Dei nuovi positivi, 9 sono asintomatici. Nessun nuovo caso nelle province di Piacenza, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini e nel territorio di Imola

Coronavirus, i dati del bollettino del 15 giugno (Petrangeli)

Coronavirus, i dati del bollettino del 15 giugno (Petrangeli)

Bologna, 15 giugno 2020 - Undici nuovi contagi in più rispetto a ieri (9 casi sono asintomatici) e tre morti: questi i dati principali del bollettino di oggi in Emilia Romagna sulla diffusione del Coronavirus, aggiornati alle 12. 

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Dall’inizio dell’epidemia da Covid-19, nella nostra regione si sono registrati 28.084 casi di positività, 11 in più rispetto a ieri, di cui 9 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

I tamponi effettuati sono 3.945 che raggiungono così complessivamente quota 410.984, più altri 1.216 test sierologici, fatti sempre da ieri.

Coronavirus, la mappa del contagio in Emilia Romagna

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.523 a Piacenza (nessun nuovo caso), 3.609 a Parma (+3), 4.971 a Reggio Emilia (+ 1), 3.933 a Modena (+1), 4.705 a Bologna (+5); 402 a Imola (nessun nuovo caso); 1.007 a Ferrara (nessun nuovo caso). I casi di positività in Romagna sono 4.934 (+1), di cui 1.036 a Ravenna (+1), 948 a Forlì (nessun nuovo caso), 782 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.168 a Rimini (nessun nuovo caso). 

I decessi del 15 giugno 2020

Purtroppo, si registrano 3 nuovi decessi: un uomo e due donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i morti sono arrivati a 4.207. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 1 decesso si è avuto in quella di Piacenza, 1 in quella di Ferrara e 1 in quella di Rimini. Nessun decesso nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e da fuori regione.

Gli altri numeri: guariti e ricoverati

Le nuove guarigioni sono 145, per un totale di 22.377: quasi l’80% dei contagiati da inizio crisi.  Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.500 (-137 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.299, -132 rispetto a ieri: oltre l’86% di quelle malate.  I pazienti in terapia intensiva sono 13 (- 1), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 188 (-4).

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Fase 3 in Emilia Romagna, cosa cambia da oggi

Da oggi si possono riorganizzare fiere e sagre di paese che da sempre caratterizzano la bella stagione. La Regione del governatore Stefano Bonaccini ha approvato nei giorni scorsi il protocollo che autorizza gli eventi di aggregazione sociale, ma anche i matrimoni e le visite dei familiari nelle case di riposo ‘Covid-free’.

Imprescindibili però distanziamento di un metro e laddove non sia possibile l’obbligo della mascherina. Per le feste – preferibili in spazi esterni – ci sono disposizioni specifiche per gli organizzatori: cartellonistica orizzontale e verticale, sanificazione frequente degli ambienti e gel igienizzanti sia negli spazi chiusi (dove va garantito anche il ricircolo dell’aria) sia in quelli aperti.

Consigliati percorsi separati di entrata (con la possibilità di rilevare la temperatura) e uscita. In base all’estensione dell’area dovrà essere calcolata una capienza massima per evitare assembramenti. Dovranno inoltre esserci addetti al controllo dei comportamenti. Sarà possibile mangiare e bere ai tavoli.

Concesso pure il cibo a buffet, ma somministrato esclusivamente da un cameriere con guanti e mascherina. Le stesse misure dovranno essere rispettate nelle cerimonie nuziali, dalla chiesa al municipio fino al ristorante dove valgono le limitazioni nazionali in vigore dal 18 maggio.

Ma ci sono anche peculiarità preventive qualora si dovessero verificare casi di Coronavirus come ‘mantenere l’elenco dei partecipanti per almeno 14 giorni’ per l’eventuale isolamento o quarantena. Si potranno rivedere i propri cari ricoverati nelle case di riposo, sempre con mascherina. Le visite andranno prenotate alla struttura – solo se non ha alcun caso di contagio al suo interno – e potranno durare al massimo mezzora in spazi separati adibiti o all’esterno (per esempio i giardini).

Può accedere solo una persona (massimo due se è necessario l’accompagnamento) che dovrà sottoporsi alla misurazione della temperatura all’ingresso. Gli anziani nei centri sociali invece dovranno pazientare ancora per poter riavere le carte da gioco, ancora proibite come specificato nel documento.