DAVIDE EUSEBI
Cronaca

Ecco il patto tra i Consorzi "Nasce Marche di Miele"

Si cercherà di valorizzare quanto prodotto in regione puntando sull’unicità

Ecco il patto tra i Consorzi  "Nasce Marche di Miele"

Ecco il patto tra i Consorzi "Nasce Marche di Miele"

di Davide Eusebi

SENIGALLIA (Ancona)

Nasce il brand ‘Marche di Miele’ per i mieli certificati e sicuri, prodotti da apicoltori marchigiani. I quattro Consorzi apistici delle Marche si uniscono sotto il nuovo marchio: sono il Consorzio delle province di Pesaro e Urbino con alla guida Frederic Oliva, Ancona, guidato da Sergio Cocciarini, Macerata, presidente Alvaro Caramanti, Fermo e Ascoli guidate da Giovanni Zucconi. L’alleanza tra i quattro consorzi mira ad affermare un’identità territoriale per il miele marchigiano e valorizzarne l’unicità, in un periodo controverso, nel quale la produzione è totalmente compromessa a causa del maltempo e in cui si discute in Commissione europea la Direttiva miele. Gli apicoltori marchigiani insieme ai colleghi italiani si battono affinché in etichetta venga inserito l’obbligo di indicare ciascun Paese d’origine e la rispettiva quota percentuale nelle miscele di miele.

‘Marche di Miele’ vuole tutelare e promuovere un prodotto che più di ogni altro racconta la biodiversità delle Marche, in cui l’apicoltura è sinonimo di sostenibilità ed eccellenza. Attraverso un brand unico, che racconta un alimento locale a chilometro zero, frutto del rispetto dell’ambiente e prodotto al 100% da api italiane (Apis mellifera ligustica) e ha come obiettivo la tutela dei consumatori contro i prodotti adulterati con zuccheri. Miele Millefiori, di Acacia, di Girasole, di Castagno, di Sulla, di Melata, di Coriandolo: sono questi i mieli prodotti nelle Marche dagli apicoltori. Oggi le Marche, con 71.497 alveari e 3.386 apicoltori, si classificano tra le prime regioni in Italia. Sono seconde nel rapporto tra numero di alveari per chilometri di superficie e quarte nel rapporto apicoltori per abitanti. Nelle Marche la produzione media si attesta intorno alle 2 mila tonnellate l’anno (Osservatorio Miele), in condizioni climatiche normali.

Capofila del progetto è il Consorzio apistico della provincia di Pesaro e Urbino guidato da Frederic Oliva: "E’ arrivato il momento del miele – dice –. Dopo il vino e l’olio, con un primato che ci distingue in tutto il mondo, finalmente anche il miele segue un percorso di identità chiara e riconoscibile. Il progetto è frutto di una sinergia tra i quattro Consorzi delle Marche. Nonostante la politica di qualità dell’Unione Europea intenda proteggere le denominazioni di prodotti specifici per promuoverne le caratteristiche uniche legate all’origine e alle competenze tradizionali, per il miele non è ancora così. I maggiori produttori industriali di miele vorrebbero mantenere in etichetta la non indicazione dei paesi d’origine delle percentuali di miscele. Noi apicoltori marchigiani, uniti, diciamo ‘no’ e vogliamo caratterizzarci con un marchio distinguibile". L’evento è stato presentato a Senigallia alla presenza dei presidenti dei Consorzi apistici, di Mirco Carloni, presidente della XIII Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, Andrea Maria Antonini, assessore all’Agricoltura Regione Marche, Luigi D’Eramo, sottosegretario al Ministero dell’agricoltura.