Vaccini Covid, gli effetti collaterali: Pfizer, AstraZeneca, Moderna e Johnson & Johnson

Reazioni avverse, le risposte di Aifa ed Ema: farmaci a confronto

Vaccino Covid, profilassi a confronto

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Bologna, 5 aprile 2021 – Quali sono gli effetti collaterali del vaccino anti-Covid Pfizer-Biontech? E degli altri, da AstraZeneca e Moderna a Johnson & Johnson

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Sono 10.949.510 le dosi somministrate in Italia, l'85,6% del totale di quelle consegnate: 12.790.080 (nel dettaglio 8.709.480 Pfizer/BioNTech, 1.328.200 Moderna e 2.752.400 AstraZeneca). Le somministrazioni, effettuate in 2.096 centri in tutta la Penisola, hanno riguardato 6.505.211 donne e 4.444.299 uomini. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 3.417.353. E' quanto si legge nel report online del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria aggiornato alle 19:31 di sabato 3 aprile. Ma in alcune regioni si è continuato a vaccinare anche ieri, giorno di Pasqua, quindi i numeri aggiornati sono più alti.

Quali disturbi può provocare il vaccino Pfizer

Sul sito dell'Aifa, l'Agenzia italiana del Farmaco, si legge un elenco molto accurato dei disturbi che può provocare la somministrazione di una dose di Pfizer. Ad ogni modo, si tratta generalmente di conseguenze di “entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione”.

Le 'Domande e risposte' dell'Aifa fanno riferimento allo studio sul siero Pfizer realizzato prima della campagna di massa. Tra le reazioni avverse – prosegue il chiarimento - “figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100. Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000".

Quanto agli effetti collaterali “severi”, si rileva l'ingrossamento delle ghiandole linfatiche. “Si tratta comunque di una patologia benigna che guarisce da sola”, spiega l'Agenzia del Farmaco. Reazioni di questo tipo sono state notate più frequentemente e in maniera pronunciata dopo la seconda dose.

Nei Paesi dove è già stata avviata la somministrazione di massa del vaccino sono cominciate anche le segnalazioni delle reazioni avverse, da quelle meno gravi a quelle più significative, comprese le reazioni allergiche.

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Le reazioni avverse del vaccino Moderna

Il secondo vaccino autorizzato dall'Aifa è il farmaco prodotto da Moderna. In questo caso “gli effetti indesiderati più comuni sono stati dolore nel sito di iniezione (92%), affaticamento (70%), mal di testa (64,7%), dolori muscolari (61,5%), brividi (45,4%), nausea-vomito (23%), ingrossamento delle ghiandole linfatiche nello stesso braccio dell’iniezione (19,8%), febbre (15,5%), gonfiore (14,7%) e arrossamento (10%) nel sito di iniezione”.

Le reazioni, più frequenti dopo la seconda dose, sono state generalmente di intensità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Hanno riguardato soprattutto le persone tra i 18 e i 65 anni, meno colore che avevano un'età superiore ai 65 anni.

Gli effetti collaterali del vaccino AstraZeneca

Le reazioni avverse più frequentemente osservate durante la campagna vaccinale in corso sono la febbre, il mal di testa, i dolori muscolari o articolari. Si tratta di reazioni non gravi, di entità lieve o moderata che, seppur fastidiose, si risolvono in poche ore o pochi giorni, spesso senza nemmeno ricorrere a trattamenti sintomatici (antidolorifico o simili).

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"Come per tutti i farmaci - si legge ancora sul sito dell'Aifa -, sono inoltre possibili, seppur rarissime, reazioni di tipo allergico fino allo shock anafilattico. Per questo le vaccinazioni vengono eseguite in contesti sicuri da personale addestrato ed è previsto un periodo di osservazione di almeno 15 minuti dopo la vaccinazione. Un altro aspetto di cui si tiene conto è che, in seguito all’iniezione, si possono verificare anche reazioni di tipo ansioso con fenomeni vaso-vagali che vanno dalla sensazione di stare per svenire fino allo svenimento vero e proprio, per cui il personale presta attenzione a evitare traumatismi da caduta".

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Vaccino Johnson & Johnson: lo studio

L'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, cita uno studio in corso, per chiarire quali sono gli effetti indesiderati del vaccino Johnson & Johnson, che nelle prossime settimane sarà somministrato nell'Ue, quindi anche in Italia. Ebbene, “la reazione avversa locale più comunemente segnalata è stata il dolore in sede di iniezione (48,6%). Le reazioni avverse sistemiche più comuni sono state cefalea (38,9%), stanchezza (38,2%), mialgia (33,2%) e nausea (14,2%). Piressia (definita come temperatura corporea ≥38,0°C) è stata osservata nel 9% dei partecipanti”.

Effetti sopraggiunti per lo più entro uno o due giorni dalla vaccinazione con una severità da lieve a moderata.

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