Fase 2 seconde case Emilia Romagna, sì al fine settimana via

Bonaccini promette: "Domani firmo l'ordinanza, attendo l'ultimo Dpcm. I nostri protocolli adottati dal Governo"

La Riviera si prepara a riospitare i turisti (regionali)

La Riviera si prepara a riospitare i turisti (regionali)

Bologna, 16 maggio 2020 – Le ordinanze regionali, compresa quella dell'Emilia-Romagna, verranno varate domani, domenica 17, perché i governatori stanno attendendo il nuovo Dpcm che sarà firmato stasera. Lo spiega Stefano Bonaccini, che è anche presidente della Conferenza delle Regioni, a Tgcom24. Bonaccini ha anche appoggiato la decisione del Governo di riaprire ai viaggi tra le regioni a giugno: “Anche perché abbiamo bisogno di fare ripartire il turismo”, sottolinea. E anticipa: “Da lunedì toglieremo il vincolo che per andare in una seconda casa in Emilia-Romagna si debba tornare in giornata: ci si potrà rimanere anche per più giorni”.

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"Stiamo attendendo il Dpcm del Governo, lo stanno completando in questi momenti, per poi fare le nostre ordinanze – assicura il governatore - se, come credo, il decreto arriverà questa sera, le Regioni immagino faranno le ordinanze domani e ognuno può adattarle come crede", in base alla situazione epidemiologica sul territorio.

"Può succedere - dice ad esempio Bonaccini - che ogni Regione, a seconda delle proprie esigenze, possa persino restringere un po' quelle norme che abbiamo indicato nei protocolli" siglati a livello regionale e nazionale per le riaperture dei vari settori. "Ieri li abbiamo offerti al tavolo e il Governo li ha fatti propri - rimarca il presidente - sostanzialmente con una uniformità complessiva. Abbiamo fatto un gran lavoro perché abbiamo offerto una modalità più o meno comune per tutti". Bonaccini è dunque soddisfatto della mediazione di ieri sera. "E' stata una bella pagina di rapporti istituzionali tra diversi livelli di governo - afferma il governatore - ognuno di noi ha cercato di metterci un pezzo della propria mediazione e della propria capacità".

Dello stesso avviso anche il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che ha condotto in questi giorni una dura battaglia contro regole troppo restrittive che – sostiene – avrebbero rischiato di trasformare le spiagge in ospedali e soprattutto per un aiuto strutturale all'industria del turismo messo in ginocchio dal covid-19: “Altro che ombrelloni a tre o quattro metri di distanza, la Francia ha stanziato 18 miliardi, di cui un miliardo e 300 milioni per le imprese operanti nel settore. Un Paese dove il turismo vale il 7 per cento. Beh, da noi vale il 14”, aveva avvisato.

Ora, Gnassi festeggia: “I protocolli dell'Emilia Romagna fanno scuola. E' stato un percorso tortuoso e in salita, ma finalmente, a poche ore dall'attesa data di lunedì18 maggio, Governo e Regioni hanno trovato una sintesi sui protocolli operativi da mettere in campo per ripartire. Ci presentiamo all'avvio della fase più delicata di questa straordinaria emergenza con regole certe, omogenee e soprattutto in grado di conciliare l'obiettivo imprescindibile e prioritario della tutela della salute, con le esigenze legittime di imprenditori, commercianti, esercenti, molti dei quali non sarebbero stati in grado di riprendere le attività se fossero passate le inapplicabili misure indicate dall'Inail".

Una sintesi, insiste Gnassi, "che ha visto prevalere la linea indicata dal presidente Stefano Bonaccini e dalla Regione Emilia Romagna, frutto di un lavoro serio e attento di ascolto e confronto con i territori e di confronto con le 20 Regioni". Rimini, rivendica il primo cittadino, "in questa non certo semplice fase di concertazione ha fatto sentire forte la sua voce, dando un contributo fattivo e decisivo affinché gli operatori fossero messi nelle condizioni idonee per lavorare".

Gnassi infine ringrazia Bonaccini e il Governo, "capace di fare un passo indietro e ascoltare i territori: credo rappresenti un primo passo di una nuova collaborazione tra Stato ed enti locali, una svolta capace di rende