Mercati, riapertura nelle Marche. Cambi e nuove regole

Il protocollo della Regione per gli ambulanti: almeno un metro tra una persona e l’altra. Obbligo di mascherine e guanti per i venditori

Castelfranco, mercato con meno restrizioni

Castelfranco, mercato con meno restrizioni

Ancona, 16 maggio 2020 - Da lunedì ripartono anche i mercati, le fiere, i mercatini per gli hobbisti e il commercio ambulante su aree pubbliche. Per tutti gli esercizi all’aperto ci sono però regole da rispettare che si fondano su alcuni pilastri: informazioni costanti e dettagliate alle persone sui comportamenti da osservare per garantire la sicurezza e contrastare il rischio di contagio; organizzazione degli spazi funzionali al distanziamento sociale tra dipendenti, operatori e clienti; dotazione al personale dei dispositivi di sicurezza personale (mascherine, guanti, cuffie, occhiali, camici…) oltre a un’adeguata formazione.

Entrando più nel dettaglio, sul banco di lavoro dovranno essere apposti i materiali informativi per prevenire il contagio: possono essere scaricati da siti istituzionali mentre la cartellonistica sarà messa a disposizione dalle associazioni di categoria. Potranno riaprire i mercati di tutti settori merceologici: alimentari, non alimentari e misti. Per le attività di carico e scarico della merce e del posizionamento e rimozione del banco, l’operatore dovrà attenersi alla distanza di un metro dagli altri commercianti e comunque è tenuto sempre ad indossare i necessari dispositivi di protezione (mascherina, guanti).

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Le aree dovranno essere ben distinte tra settore alimentare e non alimentare; qualora non fosse possibile si devono trovare accorgimenti tecnici perché non vi sia commistione tra banchi alimentari e non alimentari. Per le attività di commercio su aree pubbliche di somministrazione di alimenti e bevande, per un periodo provvisorio di durata fino al 30 settembre è vietato il consumo sul posto e la Regione si riserva di modificare tale data, anticipando o posticipando la scadenza indicata a seconda delle circostanze. E’ anche fattibile un ampliamento del mercato nelle zone e vie del territorio comunale contiguo o in alternativa, il Comune può prevedere altre soluzioni come un ampliamento delle fasce orarie al pomeriggio o una suddivisione del mercato in più giornate. E’ naturalmente vietata qualsiasi forma di assembramento e devono sempre essere rispettate la distanza di almeno 1 metro. Poichè ogni banco copre la misura minima di 1,2 metri per 1,5 la distanza sociale non può essere violata, perché garantita da un limite fisico. L’operatore commerciale avrà dunque cura di segnare a terra (con nastro colorato o gesso) le misurazioni. Durante la fase di vendita va scrupolosamente osservata la distanza minima di un metro tra cliente e cliente e tra operatore e cliente. Nell’area di mercato possono essere previste anche delle zone dove il cliente possa attendere il suo turno al fine di evitare assembramento in attesa di essere servito.

I clienti devono permanere nella zona mercatale il tempo minimo necessario per l’acquisto e curare scrupolosamente l’igiene delle mani in quanto sarà difficile evitare il contatto diretto con la merce. Sono favoriti sistemi di pagamento elettronici e se il pagamento avviene tramite contanti si dovranno evitare contatti diretti. Tutte queste regole valgono sia che si tratti di mercati coperti che scoperti.