Negozi, guida alla riapertura nelle Marche. Ecco tutte le regole

Protezioni per lavoratori e clienti, a casa con temperatura a 37.5, accessi regolamentati per evitare gli assembramenti

Dalle mascherine alla sanificazione

Dalle mascherine alla sanificazione

Ancona, 14 maggio 2020 - Riaprono da lunedì anche i negozi al dettaglio, gli esercizi di vicinato e i centri commerciali seppur con una serie di regole da seguire così come previsto dai protocolli approvati dalla Regione per contrastare l’epidemia di Covid. Saranno i titolari a dover provvedere, supportati dalle associazioni di categoria, alla adeguata formazione del lavoratore sul corretto uso della mascherina e di altri dispositivi di protezione, privilegiando modalità di formazione a distanza.

Leggi anche Apertura dei negozi e centri commerciali, le linee guida dell'Emilia Romagna

Tutti i dipendenti dell’azienda e i collaboratori dovranno poi essere forniti di un tesserino di riconoscimento esposto in modo che i clienti possano avere punti di riferimento immediatamente visibili. Resta l’obbligo di rimanere a casa in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali. Il titolare deve regolare l’accesso al locale, sia del personale che dei clienti e fornitori, in modo da evitare assembramenti e attese negli spazi comuni; l’ingresso è consentito solo indossando la mascherina. I fornitori esterni devono permanere il tempo minimo necessario per il completamento delle operazioni di consegna della merce e devono essere muniti di protezione delle vie respiratorie e guanti. All’ingresso nei negozi dovranno essere a disposizione dispenser per detergere le mani e possibilmente guanti monouso. La permanenza dei clienti all’interno dei locali dovrà limitarsi al tempo indispensabile all’acquisto e devono essere mantenute il più possibile le distanze di sicurezza interpersonale di almeno un metro tra lavoratore e cliente. Certo, in un negozio di abbigliamento o calzature non sarà facile, visto che in molti casi il cliente viene aiutato dal personale anche nella fase di vestizione per la prova degli abiti. Ecco perchè il personale dovrà procedere spesso alla disinfezione delle mani con gel idroalcolici con concentrazione di alcol di almeno il 60%. Uno degli aspetti più controversi in merito alle riaperture riguarda il processo di pulizia e sanificazione della merce, sia provata che restituita, visto che alcuni capi realizzati in particolari tessuti e componenti potrebbero rovinarsi se trattati con determinati prodotti chimici.

Leggi anche Bollettino, la curva dei contagi continua a scendere

Il protocollo regionale non obbliga ad alcun trattamento dei capi visto che non è stato previsto neanche sull’abbigliamento e accessori da bambino. Ad ogni modo l’azienda deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro, delle aree comuni, delle casse e degli uffici. Alla riapertura deve essere prevista una sanificazione straordinaria di tutti gli ambienti. Anche i magazzini dove vengono stoccate le merci vanno considerati ambienti di lavoro e dovranno quindi essere oggetto di regolare pulizia e sanificazione. Per favorire il distanziamento interpersonale potranno essere ampliate le fasce orarie di chiusura fino alle ore 21. Resta la regola che per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori mentre per locali di dimensioni superiori a quaranta metri quadrati l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.

 

Gli ingressi

Per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori mentre per locali di dimensioni superiori a quaranta metri quadrati l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili. 

 

Sanificazione: non c'è l'obbligo per i vestiti

Il protocollo regionale non obbliga ad alcun trattamento di sanificazione dei capi, che potrebbero rovinarsi. Ad ogni modo l’azienda deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro, delle aree comuni.

 

I fornitori

Il titolare deve regolare l’accesso al locale in modo da evitare assembramenti e attese negli spazi comuni; l’ingresso è consentito solo indossando la mascherina. I fornitori esterni devono permanere il tempo minimo necessario per le operazioni di consegna della merce.

 

Centri commerciali

Ci saranno varchi di accesso e presenza di guardie di sicurezza su ciascuna porta. L’ingresso verrà dotato di dispenser. Obbligo per tutti di indossare le mascherine all’interno, open mall, outlet. I clienti possono essere sottoposti alla misura della temperatura corporea.

Leggi anche Fase 2 spiagge: ecco le regole dell’estate 2020

Parcheggi

Segnalazione dei percorsi e dei varchi dedicati di ingresso e di uscita con relativa segnaletica orizzontale e verticale. Particolare attenzione verrà data alla gestione dei parcheggi interrati e/o multipiano prevedendo appositi percorsi sicuri e indicati.

 

Mascherine, guanti e tesserino

Si può entrare solo se muniti di mascherina mentre non è stata introdotta l’obbligatorietà di indossare guanti. All’ingresso nei negozi dovranno essere a disposizione dispenser per detergere le mani. Tutti i dipendenti dell’azienda e i collaboratori dovranno essere forniti di un tesserino di riconoscimento