Ordinanza Regione Marche oggi: blindata la provincia di Ancona

D alle 8 di oggi alla mezzanotte di sabato vietato entrare e uscire. Nessuna restrizione all’interno del territorio e tra i Comuni

Francesco Acquaroli, 46 anni, è governatore delle Marche dal 30 settembre 2020

Francesco Acquaroli, 46 anni, è governatore delle Marche dal 30 settembre 2020

Ancona, 17 febbraio 2021 - Tanto tuonò che piovve. Dopo giorni di confronti, dialoghi, valutazioni con l’Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute, la Regione ha chiuso per almeno 4 giorni Ancona.

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Stop agli spostamenti da e per la provincia di Ancona. Il provvedimento entrerà in vigore oggi alle 8 fino alle 24 di sabato. La decisione è stata illustrata ieri ai sindaci dei Comuni dell’anconetano più interessati dall’incremento dei contagi, nel corso di una videoconferenza con il governatore, Francesco Acquaroli. "Sono limitati gli spostamenti da e per la provincia di Ancona, salve le esigenze per lavoro, per motivi di salute e di studio e per il rientro nella propria residenza", dice il governatore delle Marche. "Un provvedimento precauzionale necessario per mitigare i flussi dei cittadini e monitorare l’andamento del contagio, soprattutto in riferimento alla variante inglese nell’anconetano e nel resto della nostra regione". Non sarà una vera e propria zona rossa, visto che l’ordinanza non chiude bar, ristoranti e locali pubblici in genere. Ma il passaggio dal giallo del resto della regione rimane preservato fino alla fine di questa settimana e con la speranza che l’Rt regionale si mantenga un filo sotto l’1.

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Nuova variante Covid a Napoli. Esperti: "Sconosciuta in Italia" - Nuova variante in Gb preoccupa gli scienziati - Variante inglese e lockdown totale: il dibattito tra virologi I più preoccupati ipotizzano un passaggio di tutta la Regione alla colorazione arancione, come avvenuto questa settimana per Liguria e Toscana. Più per l’aumento del numero dei contagi che il livello dell’Rt. E anche per il timore rilanciato a livello nazionale sul dilagare delle varianti del virus dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute. All’interno del territorio provinciale, tra i comuni, restano in vigore le regole della zona gialla e non sono previste chiusure di attività. "È una misura che l’Istituto superiore di sanità ha di fatto suggerito alla Regione", dice la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli. "I dati dicono che nella nostra provincia il virus sta viaggiando più speditamente che in altre parti e occorre adottare misure per limitarne la diffusione – conclude la sindaca –. Al di là delle ordinanze, fate maggiore attenzione comunque per voi, per le vostre famiglie, per tutta la comunità. E teniamo duro".

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Questa decisione segue il confronto avuto con l’Iss, il quale ha analizzato i dati relativi alla situazione epidemiologica della Regione e della provincia di Ancona dall’8 al 14 febbraio. Il provvedimento punta a mitigare i flussi del contagio, soprattutto in riferimento alla variante inglese, tra il territorio anconetano e il resto della regione. D’altra parte il momento difficile di Ancona e della sua provincia va avanti da almeno tre settimane con ospedali sotto pressione, casi da terapia intensiva spostati a Fermo e numeri dei contagiati con un’incidenza che ha raggiunto i 260 casi di contagio su centomila abitanti. Significativo anche il fatto che non diminuisce il numeri dei decessi: ieri sono stati 15. Sette deceduti erano proprio della provincia di Ancona, 3 di quella di Macerata, 3 di Ascoli, uno del Fermano, uno di Pesaro Urbino.