Poligono del Giappone: cos’è e perché è un pericolo per le sponde dei fiumi

La pianta aliena e infestante è stata trovata anche lungo le sponde del Po, costituisce una seria minaccia per la biodiversità e non solo: ecco cosa fa

Poligono del Giappone

Poligono del Giappone

Bologna, 18 dicembre 2023 – Dopo il monitoraggio di AiPo, è arrivata la conferma: il Poligono del Giappone si è diffuso sulle sponde del fiume Po. La Reynoutria japonica, questo il suo nome scientifico, è una pianta infestante tra le più invasive. Per questo è un rischio per le sponde dei fiumi: con le sue radici rende gli argini instabili, favorisce l'erosione del terreno e rappresenta una minaccia per la biodiversità locale. 

Cos’è il Poligono del Giappone

Il Poligono del Giappone (Reynoutria Japonica) è una pianta aliena o alloctona, ossia trapiantata dall’uomo in un territorio diverso rispetto al suo luogo d’origine. Questa pianata venne infatti importata dall’Oriente come pianta ornamentale nel XIX secolo, finendo col tempo col colonizzare il suolo europeo. Ad ogni modo, si dice anche che questa pianta fosse già presente nel continente dal medioevo, quando lungo la via della Seta veniva usata come foraggio per il bestiame. Pare che in Giappone sia usata invece come ortaggio commestibile.

Caratteristiche

Questa specie aliena è una pianta verde e vivace, e che può raggiungere anche i 3 metri di altezza. Il Poligono del Giappone, che predilige luoghi umidi in cui metter radici, ha dei fusti vigorosi, spesso rossastri. Una delle sue caratteristiche principali è la capacità di espandersi anche con pochi frammenti del suo rizoma e svilupparsi in profondità, anche fino a 4 metri.

Le sue foglie sono principalmente rotonde o ovali, acuminate in punta e lunghe fino a 20 centimetri. I suoi fiori, infiorescenze spighiformi, si presentano bianco-verdastri o di colore rosso; mentre i frutti, della grandezza di 4 millimetri, sono rosso-bruni e avvolti da una membrana biancastra che ne facilita il trasporto per via aerea. 

Cosa fa e quali rischi comporta

Il problema di questa pianta aliena è che è tra le più invasive. Questa specie tende infatti a scappare dal luogo in cui si trova per raggiungere nuovi lidi dove insediarsi. La sua capacità infestante è data dal fatto che si adatta a tutti i tipi di terreno, sebbene preferisca le rive dei fiumi.

Tuttavia, il suo insediamento non passa inosservato. Infatti, queste piante minacciano la flora autoctona, riducendo la biodiversità. E considerando la facile capacità riproduttiva, dove sono sufficienti piccoli pezzi di radice per colonizzare un nuovo terreno, il rischio che rappresenta questa pianta è molto alto. Non a caso, il Poligono del Giappone appartiene alla lista delle 100 peggiori specie alloctone stilata nel 2004 dall’Organizzazione Europea e Mediterranea per la Protezione delle Piante (Eppo).

Questa specie è una minaccia per l’equilibrio dell’ecosistema fluviale. Innanzitutto, perché il Poligono del Giappone indebolisce la stabilità idraulica della sponda. Poi c’è da considerare che durante l’inverno i suoi fusti si seccano, lasciando le rive senza le sue protezioni naturali contro l’erosione fluviale.