Pubertà precoce e covid, boom di casi nelle bambine

Lo stress causato dall'isolamento della pandemia e la sedentarietà tra le cause più probabili dell'aumento: pari al 122% in un anno

Pubertà precoce e covid, boom tra le bambine

Pubertà precoce e covid, boom tra le bambine

Bologna, 23 marzo 2022 - Lo stress causato dall'isolamento della pandemia e la sedentarietà potrebbero essere le cause più probabili del boom di casi di pubertà precoce nelle bambine. Se ne è occupato uno studio dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, in collaborazione con altri 4 centri di Endocrinologia pediatrica, quelli del Gaslini di Genova, del Policlinico Federico II di Napoli, dell’ospedale pediatrico microcitemico di Cagliari e della clinica pediatrica ospedale di Perugia.

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I casi di pubertà precoce o anticipata osservati nel semestre marzo-settembre 2020 in Italia sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019. In totale sono stati rilevati 338 casi contro i 152 dell'anno precedente, con un aumento pari al 122%.

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Bambine-adolescenti di 7 anni

Il fenomeno ha interessato soprattutto bambine di età intorno ai 7 anni. Lo studio, pubblicato da Endocrine Connections prova a gettare luce sulle cause. Attraverso interviste telefoniche alle famiglie dei pazienti sono stati raccolti i dati necessari per valutare anche i possibili fattori predisponenti. Carla Bizzarri, pediatra endocrinologa del Bambino Gesù e coordinatrice dello studio, afferma che “non abbiamo spiegazioni per questa differenza tra i sessi. Sappiamo però che la pubertà precoce è molto meno comune nel maschio rispetto alle femmina".

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Pubertà precoce: che cos'è

L'inizio della maturazione sessuale prima degli 8 anni nelle bambine e prima dei 9 anni nei maschi viene identificata come pubertà precoce. E' annoverata tra le malattie rare. In Italia riguarda da 1 a 6 nati ogni 1000. Il corpo del bambino inizia a trasformarsi in adulto prima del tempo, con un'accelerazione dello sviluppo dei caratteri sessuali e una rapida chiusura delle cartilagini di accrescimento osseo: per effetto di questo processo, i bambini crescono velocemente in altezza, ma poi il picco si esaurisce e da adulti hanno una statura inferiore alla media.

Pubertà precoce: nelle bambine aumento del 134%

Nel nuovo studio il maggiore aumento dei casi è stato osservato nelle bambine (328 pazienti nel 2020 contro 140 nel 2019, con un incremento del 134%) e soprattutto nella seconda metà del periodo di osservazione (92 bambine tra marzo e maggio rispetto alle 236 bambine del periodo tra giugno e settembre 2020, con un incremento del 156%). Non è stato invece rilevato un aumento significativo dei casi nei maschi (10 pazienti nel 2010 contro i 12 del 2019). 

Abitudini alimentari durante il lockdown

Nelle interviste alle famiglie delle bambine con pubertà precoce riguardo le abitudini alimentari e lo stile di vita, è emerso un aumento significativo dell'uso dei dispositivi elettronici (PC, tablet, smartphone) nel 2020 rispetto al 2019. 

Aumento dell'uso dei dispositivi elettronici

L'aumento dell'uso complessivo settimanale di questi dispositivi è riconducibile all'introduzione della Dad, insieme alla persistenza del loro uso per lo svago nel tempo libero. Un uso maggiore dei dispositivi elettronici, d'altra parte, è stato rilevato, già nel periodo precedente la pandemia, nelle bambine a cui è stata diagnosticata una pubertà precoce a rapida evoluzione nel 2020.

Riduzione drastica dell'attività fisica

Il primo lockdown del 2020 ha provocato anche una drastica riduzione dell'attività fisica praticata da bambini e ragazzi, a causa del forzato confinamento domestico. In particolare, nel sottogruppo con pubertà precoce a rapida evoluzione del 2020, è stato rilevato uno stile di vita più sedentario, già evidente prima della pandemia. Riguardo alle abitudini alimentari, a fronte di un maggior senso di fame nelle pazienti del 2020 riferito dalle famiglie, non corrisponde un aumento significativo dell'uso di carni bianche o "cibo spazzatura".

Stress post traumatico della pandemia

Più della metà delle famiglie delle pazienti osservate nel 2020, infine, ha riferito di cambiamenti nel comportamento (59%) e segnalato un aumento rilevante di sintomi correlabili allo stress (63%). Anche se non è possibile definire un sicuro nesso causale, i risultati suggeriscono che un evento stressante (come il primo lockdown del 2020) possa aver innescato una precoce attivazione. Si segnala un aumento significativo dei disturbi comportamentali ed emotivi a seguito della chiusura delle scuole. In particolare, un recente lavoro dell'Unità di Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesù ha descritto un disturbo da stress post-traumatico a causa della quarantena o dell'isolamento sociale nel 30% dei bambini osservati. "Recentemente si è visto come l'ansia e la tendenza all'isolamento sociale nelle ragazze in età prepuberale siano associate a un esordio puberale precoce".

Diagnosi e cure

Se la diagnosi interviene precocemente - prima degli 8 anni - è possibile usare dei farmaci per rallentare la pubertà. 

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