Quarantena Covid, ecco i nuovi prigionieri

Famiglie costrette a restare dieci giorni in casa con i figli in Dad, negativi che non riescono ad uscire. Uno studio legale di Ancona scrive al premier Draghi e ai ministri: "Incomprensibile applicazione di una circolare con danni enormi"

Ancona, 16 gennaio 2022 - Lo spunto, sacrosanto, arriva da una lettera di chiarimenti a firma di uno studio legale di Ancona e indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi, ai ministri della Pubblica Istruzione e della Salute, alla Prefettura, alla direzione generale dell’Asur Marche e all’ufficio scolastico regionale.

Bollettino delle Marche del 16 gennaio

Il quesito è semplice: è corretto far restare in quarantena 10 giorni gli alunni che hanno avuto la sfortuna di andare in Dad a causa della positività di un paio di compagni di classe? Verrebbe da dire subito no.

Uno dei tanti studenti che in questi giorni sono costretti a casa con la Dad
Uno dei tanti studenti che in questi giorni sono costretti a casa con la Dad

Nella stragrande maggioranza dei casi, gli studenti quarantenati godono di ottima salute. Hanno anche fatto un tampone antigenico o molecolare che attesta la negatività. Ma allora perchè sono costretti a starsene rintanati in casa?

Se lo chiedono anche gli avvocati Andrea Nobili e Bernardo Becci che parlano di "situazione di confusione e disagio crescente che stanno vivendo gli studenti e i loro genitori, a seguito della pubblicazione dei provvedimenti di non agevole interpretazione e di dubbia legittimità e applicabilità".

Ecco il nodo cruciale: "Senza volersi soffermare sulla singolarità delle indicazioni didattiche – scrivono – , ciò che risulta incomprensibile è l’aspetto relativo alle misure sanitarie da applicarsi nell’eventuale presenza di casi di positività all’infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico. Ciò con particolare riferimento alle prescrizioni sanitarie che sembrerebbero imporre periodi, peraltro irragionevolmente diversificati, di quarantena agli studenti delle classi in cui si sono rinvenuti casi di positività. Si determinerebbe una lesione concreta e attuale della sfera giuridica degli studenti e delle Ioro famiglie, una lesione personale diretta, attuale e concreta determinata dall’applicazione della suddetta circolare. In primo luogo – scrivono ancora i legali – si nutrono dubbi dal punto di vista giuridico in ordine alla circostanza che le disposizioni contenute in una nota circolare, atto non normativo, con ordini aventi validità limitata all’ordinamento interno dell’organizzazione, possano trovare applicazione nei confronti degli estranei che si rapportano con essa.

Anche volendo considerare la circolare in questione come documento esplicativo del Decreto Iegge n.1/2022, si evidenzia che Io stesso si limita all’adozione di prescrizioni didattiche, escludendo qualsivoglia misura di quarantena, limitativa della libertà personale nei confronti degli studenti non contagiati che frequentano la classe ove si sono verificati casi di positività. Palese, poi, la sua irragionevolezza e contraddittorietà sotto più profili".

Ci si limita a segnalare quelli più evidenti: 1) viene introdotta una distinzione temporale in ordine all’applicazione della misura sanitaria della quarantena, priva di supporto normativo, relativamente alla guarigione o alla conclusione del ciclo vaccinale da oltre 120 giorni; 2) l’indicazione temporale di cui sopra, assimila, nei fatti, gli studenti con vaccinazione effettuata da oltre 120 giorni a quelli non vaccinati, in palese contraddizione con quanto previsto in ordine alla validità del c.d. green pass rafforzato, avente un’efficacia di 6 mesi, per tutti i soggetti vaccinati; 3) si osserva poi che le misure sanitarie prese in considerazione nella suddetta circolare appaiono caratterizzate da una significativa contraddittorietà laddove, ad esempio (per la scuola secondaria di primo e secondo grado), prevedono misure sanitarie di quarantena più severe nel caso di una classe con due studenti contagiati rispetto a quelle che dovrebbero essere adottate se gli studenti contagiati risultassero tre. Nel primo caso è prevista la seguente misura sanitaria: quarantena della durata di 10 giorni con test di uscita - tampone molecolare o antigenico - con risultato negativo. Nel secondo caso: si applica quanto previsto dalla Circolare del Ministero della Salute del 30 dicembre 2021 per i contatti stretti (con una durata di 5 giorni)". Vogliamo "liberarli"?