Raffaella Carrà, Gianni Morandi: "Ti voglio bene e mi manchi, ma canteremo ancora insieme"

Il cantante, nel giorno dei funerali, le indirizza idealmente una lettera su Facebook nella quale ricorda la loro amicizia iniziata nei primi anni '60 a Bellaria

Gianni Morandi con Raffella Carrà, nella foto postata dal cantante nel giorno dei funerali

Gianni Morandi con Raffella Carrà, nella foto postata dal cantante nel giorno dei funerali

Bologna, 9 luglio 2021 - "Raffaella ti voglio bene, mi manchi ma sono sicuro che ci incontreremo ancora per cantare e ballare insieme". Gianni Morandi sulla sua pagina Facebook si rivolge a Raffaella Carrà, nel giorno dei funerali, indirizzandole idealmente una lettera nella quale ricorda la loro amicizia iniziata nei primi anni '60 a Bellaria.

Gianni Morandi con Raffella Carrà, nella foto postata dal cantante nel giorno dei funerali
Gianni Morandi con Raffella Carrà, nella foto postata dal cantante nel giorno dei funerali

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"Cara Raffaella - scrive - lunedì pomeriggio, quando è arrivata quella notizia bruttissima e inaspettata, una ondata di dolore e commozione ha attraversato tutta l'Italia e tante altre parti del mondo. Da quel momento tutte le emittenti televisive, il mondo del web, le agenzie di stampa, le redazioni dei giornali, hanno mandato e rimandato in continuazione la tua immagine, insieme alla triste notizia. Il tuo sorriso, i tuoi occhi, i tuoi capelli, la tua simpatia, sono apparsi ancora una volta nelle nostre case, nei nostri smartphone, nella nostra vita".

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"Ti sarai accorta - prosegue Morandi - di quanto affetto e quanto amore abbiamo per te e non può essere altrimenti, visto che ci hai fatto compagnia per più di mezzo secolo, ci hai fatto ridere e commuovere, cantare e ballare in allegria. Ricordo la nostra adolescenza a Bellaria, nei primissimi anni '60, d'estate, quando io cantavo al caffè concerto 'Nuovo fiore', in piazza Matteotti e tua nonna Andreina si affacciava alla finestra, lì sopra, mi ascoltava e mi salutava col braccio. Ricordo te, che abitavi con lei e venivi a giocare a ping-pong alla sala 'Cristallo' e a tutti noi ragazzini che ti ronzavamo intorno, regalavi sorrisi e poi scappavi verso i tuoi sogni, la danza e la musica…".