Jesi (Ancona), 7 luglio 2021 – La Jesi di Roberto Mancini c’era: almeno in cinquecento, tra cui molte famiglie ieri sera davanti al maxi schermo allestito al palazzetto dello Sport per volontà del Comune in collaborazione con Comitato Uisp di Jesi. Seduti o sdraiati sul prato i concittadini del ct azzurro hanno fatto sentire tutto il loro calore per una partita importantissima. Prima del fischio d’inizio di Italia-Spagna, come a Wembley, tutti in piedi per l’inno d’Italia: a dare il là al microfono è stato il vulcanico cabarettista jesino Graziano Fabrizi, in arte Figaro, che ha guidato la serata con le forti emozioni che ha regalato.
Proprio accanto all’ingresso del Palatriccoli Roberto Mancini (la cui immagine è impressa sulle vetrate) è stato sistemato il maxischermo. Un impatto suggestivo ed emozionante, non solo per gli amanti del calcio. Davanti sul prato, chi con le coperte, chi con le sedie o le sdraio, tutti a tifare la Nazionale guidata dal Mancio.
“Vinceremo perché Jesi è avanti muntobè (molto, in dialetto jesino, ndr)” gridavano alcuni ragazzi. Minuti da cardiopalmo, di gioia e tristezza, fino ai rigori che hanno regalato la finale all’Italia.
L’emozione finale è stata suggellata dalle note di Notti magiche, un fumogeno azzurro sotto lo schermo e poi i caroselli tricolore in tutta la città, soprattutto nella zona dei giardini pubblici. Con gli jesini pronti a pensare all’ultima sfida di domenica prossima quando davanti al maxischermo per Mancio il tifo sarà ancora più forte. Contemporaneamente son stati diversi i maxischermi più o meno grandi dislocati in città: ai giardini pubblici, in centro, ma anche nei circoli e negli oratori.
Inoltre, in vista della finale di Euro 2020 di domenica sera, il Comune di Jesi ha realizzato e stampato gigantografie e manifesti che saranno presto affissi in città e distribuiti nei negozi. In questi speciali manifesti c'è l'immagine di Roberto Mancini che esulta in campo e, sotto, il ringraziamento della città al suo idolo.