Figliuolo nelle zone alluvionate: "Stanziati fondi importanti". I sindaci: "Bisogna accelerare"

Il generale: "La macchina commissariale non è però inceppata". I primi cittadini coinvolti: "La gente fatica a comprendere la mole delle opere fatte"

Imola, 10 maggio 2024 – Mattinata di mercoledì nella vallata del Santerno per il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione. Una visita, a un anno di distanza dall’inizio dell’emergenza frane e nove mesi dopo la sua prima uscita nella collina imolese, per fare il punto coi quattro sindaci della zona e un sopralluogo ai cantieri stradali di via Gesso e sulla strada Panoramica tra Casalfiumanese e Castel del Rio.

Figliuolo nel cantiere della Panoramica di Castel del Rio
Figliuolo nel cantiere della Panoramica di Castel del Rio

L’auto con a bordo Figliuolo è arrivata attorno alle 9.30 davanti al municipio casalese dove ad attenderlo c’erano già la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, e i dirigenti della Città Metropolitana. Dalla riunione coi sindaci (in sala anche quello di Mordano, ndr) è emerso un quadro di lenta progressione delle opere, in gran parte legate al ripristino della rete stradale danneggiata dagli smottamenti, con il personale degli uffici tecnici dei municipi costretto da tempo agli straordinari. Una situazione tutt’altro che agevole: "La logistica della vallata è piuttosto complessa – ha detto la sindaca di Casalfiumanese Beatrice Poli –. Quattro comuni piccoli che hanno dato prova di resilienza. Abbiamo affrontato i problemi ragionando ben oltre i confini comunali. Le persone, però, necessitano di risposte veloci e concrete".

Concetti ripresi anche dagli altri amministratori: "La gente fatica a comprendere la mole delle opere fatte – hanno aggiunto –. Forza lavoro, competenze e professionalità all’interno dei nostri comuni sono tarate per gestire quell’ordinarietà che ormai manca da un anno. Necessitiamo di un aiuto in termini tecnici e di personale". Non solo.

«Siamo preoccupati per i tempi di ripristino delle strade provinciali – ha sottolineato Alberto Baldazzi, sindaco di Castel del Rio –. Sentiamo la necessità di aprire un focus specifico su questo comparto". E, in tal senso, anche la Città Metropolitana ha lanciato al commissario un sos: "Tutte le provinciali della valle sono state rese agibili, con l’ausilio di bypass, strettoie e lanterne semaforiche, e aperte al traffico – hanno detto i referenti dell’ente felsineo Marco Monesi e Maurizio Martelli –. Anche la nostra struttura è stata ridimensionata rispetto al passato. Siamo consapevoli dei disagi ma servono supporti, in termini di stazioni appaltanti dei lavori, per evitare di dilatare troppo i tempi".

Chiara anche la vicepresidente Priolo: "Il tema della vallata e delle frane segnerà di certo i prossimi anni – ha evidenziato –. Il territorio più colpito è quello di Fontanelice ma in vallata ci sono 308 edifici interessati da criticità. Vincolante il loro corretto censimento. Ci stiamo attivando per dare forma a convenzioni con professionalità specializzate per aiutare i comuni". Infine, ha preso la parola Figliuolo: "La nostra linea guida è sempre stata quella della massima flessibilità per non nascondersi dietro la burocrazia. Le criticità causate dall’alluvione riguardano il patrimonio pubblico e quello privato – ha rimarcato –. Sul primo punto, la struttura commissariale ha stanziato per la valle fondi importanti. In ambito privato, l’obiettivo è quello di limitare il più possibile la delocalizzazione di case e attività (opzione presente nel Piano speciale preliminare già presentato e che entro fine giugno sarà definitivo, ndr)".

Già, una sorta di extra ratio. "L’ultima soglia di valutazione, per salvaguardare il territorio dal rischio spopolamento, dopo aver messo in campo tutte le opere possibili di mitigazione – ha precisato il commissario straordinario –. Davanti a situazioni irrimediabili, però, non potremo fare finta di nulla perché non possiamo escludere altre calamità simili in futuro". E ancora: "La macchina commissariale non è inceppata – ha concluso Figliuolo –. I lavori ci sono ma non si possono aprire contemporaneamente tutti i cantieri, si fermerebbe l’intera viabilità. Nel prossimo emendamento che ho promosso presso il governo ci sarà ancora maggiore possibilità di assunzione per i comuni. I risarcimenti ai privati? Procedono. Cominciare i pagamenti in meno di sei mesi dalla mia prima ordinanza non è stato banale".

Da Rimini, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha detto: "Il governo e il commissarrio Figliuolo hanno fatto già molto, in collaborazione ovviamente con le Regioni perché l’alluvione ha colpito l’Emilia-Romagna e anche la Toscana e le Marche. Stanno collaborando tutti a dare non solo riscontro, ma anche ristori. A trovare in una fase congiunturale come questa, drammatica per l’intero pianeta e anche per l’Italia, le risorse per fare tutto quello che è possibile".