The clock n8. "Il mio locale a Londra piace già alla Michelin"

Dijonis Xhindoli, 33 anni di origini albanesi, ha aperto un ristorante nel 2019. In soli sei mesi è stato citato dalla celebre guida: ora si espanderà

Dijonis Xhindoli, 33 anni, da Forlì a Londra

Dijonis Xhindoli, 33 anni, da Forlì a Londra

Forlì, 13 luglio 2020 - I giovani che partono alla volta di una città straniera lo sanno: quella fortuna che si va cercando non è certa e l’avventura potrebbe anche concludersi con un insuccesso. A volte, però, l’intraprendenza è premiata con risultati concreti e, talvolta, anche molto rapidi. È quello che è successo a Dijonis Xhindoli, 33enne forlivese di origini albanesi che, a Londra, è titolare di un ristorante che si è ritrovato citato dal sito della mitica guida Michelin.

"Con la mia famiglia mi sono trasfertito a Forlì nel 1998 per sfuggire alla guerra – racconta –. Ho studiato per diventare geometra, ma la mia vera passione era la cucina: già quando frequentavo la quarta superiore ho cominciato a lavorare al circolo Endas a Barisano come aiuto e ho fatto anche qualche stagione al mare al bagno Jamaica a Lido di Classe: lì ho imparato a preparare le cozze che qua a Londra ho messo nel menù: gli inglesi ne vanno matti".

Dopo il diploma, Dijonis ha cominciato come geometra. "Nel 2014 la crisi mordeva sempre di più, così ho dovuto mettere da parte la professione per la quale avevo studiato e mi sono adattato a fare tanti altri lavori: in fabbrica, come metalmeccanico e come disegnatore. Nel 2018 ho deciso di provare a cercare la mia strada altrove e sono partito per Londra".

A Londra, naturalmente, Dijonis ha cercato lavoro come cuoco: "Ho trovato un posto in un hotel a 5 stelle nel centro della City. Qui ho conosciuto uno chef, Faruk, e il mio sogno ha cominciato a prendere forma: l’ho convinto a formare una società e proprio il giorno del mio compleanno, il 25 maggio 2019, abbiamo aperto ’The clock n. 8’, il nostro ristorante a Crouch End, un quartiere benestante di Londra. Al ristorante facciamo cucina moderna britannica, ma non mancano primi piatti come li facciamo in Romagna: le mie tagliatelle al ragù, ad esempio, sono un must".

Missione compiuta insomma: Dijonis è riuscito a mettersi ai fornelli nel suo ristorante, ma presto scoprirà che a volte si possono realizzare i sogni che ancora non si sono nemmeno potuti formulare: "Lo scorso dicembre decidiamo di assumere un consulente, Marco Cristaldi, che collabora col celebre Gordon Ramsey. È stato lui, il 13 gennaio, a chiamarmi alle 2 di notte dandomi la notizia: ‘Guarda che sei sul sito Michelin’. Nessuno poteva credere che un ristorante aperto da sei mesi potesse ottenere un riconoscimento simile".

Ora ’The clock n. 8’ ha creato diversi nuovi menù e progetta di espandersi aprendo nuovi ristoranti. Dijonis, però, non dimentica Forlì: "Per me è comunque casa, tornerò ogni volta che potrò".