Bologna, 11 marzo 2021 - Dosi del lotto ABV2856 di AstraZeneca, di cui è stato vietato l'utilizzo dall'Aifa, sarebbero state somministrate in Emilia Romagna nelle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Ferrara e nelle Marche a Macerata e Fermo. A quanto si apprende le dosi di vaccino sarebbero state iniettate a personale dei carabinieri. Sono in corso accertamenti per capire se sono stati coinvolti anche militari di altre province.
L'aggiornamento Vaccino AstraZeneca, lotto sospetto: ritirate 1.800 fiale. "Nessun caso grave"
In Emilia Romagna, a Bologna, le fiale sono state consegnate nelle scorse settimane ai medici di famiglia che stanno vaccinando il personale scolastico. Nel primo pomeriggio l’Ausl ha avvisato i medici interessati, come precisano alcuni di loro, a sospendere la somministrazione, qualora non avessero ancora inoculato il siero. Mentre a Modena, i carabinieri del Nas di Parma hanno recuperato e sequestrato, in coordinamento con l'Asl di Modena, le dosi del lotto ABV2856 di AstraZeneca nella provincia emiliana. I militari si muovono a seguito dei provvedimenti di sequestro emessi dalla Procura della Repubblica di Siracusa. I vaccini con quel lotto sono stati al momento ritirati e raccolti per essere presi in custodia dal Nas. Il protocollo vaccinale, anche delle forze dell'ordine, è proseguito con altri lotti.
Nelle Marche, invece, l'Area Vasta 4 Asur di Fermo aveva un quantitativo del medesimo lotto che ha provveduto immediatamente a ritirare appena ricevuta la comunicazione di Aifa. Nelle 24 ore precedenti, informa l'Av 4, sono state somministrate circa 60 dosi di vaccino di quel lotto. Al momento non è pervenuta alcuna segnalazione di reazioni avverse.
Vietato l'utilizzo anche in Emilia Romagna
Anche in Emilia-Romagna, a seguito del provvedimento urgente adottato oggi da parte dell’Agenzia italiana del farmaco dopo la segnalazione di alcuni ‘eventi avversi gravi’, è stato disposto il divieto di utilizzo del lotto di vaccino Covid-19 AstraZeneca “ABV2856 scadenza 05/2021”. L’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha inviato, infatti, immediata comunicazione a tutte le strutture competenti, con la richiesta di verificare e comunicare la disponibilità di confezioni di questo lotto e, se presenti, di accantonarle, conservandole in frigorifero e corredandole di apposita dicitura ‘Non utilizzare’, in attesa di nuove disposizioni e controlli da parte di Aifa. E’ quindi in corso su tutto il territorio regionale l’accertamento sulla presenza di dosi di questo lotto vaccinale. La comunicazione della Regione è stata inviata a tutte le direzioni Generali e Sanitarie di Aziende sanitarie e ospedaliere, Irccs, Dipartimenti di Cure Primarie e Dipartimenti Farmaceutici Aziendali, con richiesta di diffusione ai Medici di medicina generale e di risposta a stretto giro alla struttura di Farmaco vigilanza della Regione.
Aifa: "Eventi avversi gravi"
Il lotto ABV2856 di AstraZeneca è il lotto di cui è stata temporaneamente sospesa la somministrazione in Danimarca, Norvegia e Islanda come precauzione dopo casi di coaguli di sangue in 22 pazienti a cui era stata somministrata una dose (secondo l'Ema, alla data del nove marzo, si tratta di 22 casi su 3 milioni di vaccini somministrati in Europa). Italia, Austria, Estonia, Lettonia, Lussemburgo e Lituania hanno invece bloccato le dosi di un particolare lotto di un milione di vaccini AstraZeneca distribuiti fra 17 Paesi. Ieri l'Austria aveva sospeso un lotto del vaccino dopo il decesso di un paziente con una trombosi multipla pochi giorni dopo aver ricevuto la dose e il ricovero di un secondo per un'embolia polmonare.
Così anche l'Aifa ha vietato per precauzione l'utilizzo del lotto ABV2856, affermando che sono stati "segnalati eventi avversi gravi in concomitanza con la somministrazione". L'Agenzia europea del farmaco ha sottolineato che le due patologie non sono fra quelle elencate come possibili effetti collaterali del vaccino di AstraZeneca; anche se un difetto del medicinale appare improbabile - ha detto l'Ema - sono in corso le indagini sul lotto interessato. L'agenzia danese per i farmaci, inoltre, ha ribadito che "esistono prove soddisfacenti sulla sicurezza ed efficacia del vaccino", precisando che la situazione verrà rivalutata fra due settimane.
Tra gli "eventi avversi gravi" ci sarebbe anche la morte di un militare in servizio ad Augusta, in provincia di Siracusa. Stefano Paternò, 43 anni, originario di Corleone, ma residente a Misterbianco (Ct), è deceduto ieri mattina per un arresto cardiaco nella sua abitazione. Quello del militare morto in Sicilia dopo il vaccino viene trattato come "caso sospetto" e rientra tra le segnalazioni inoltrate all'Agenzia del Farmaco.
La posizione dell'Ema: "Indagine sui casi"
"I benefici del vaccino attualmente superano ancora i rischi". E' quanto dichiara l'Agenzia europea del farmaco Ema in riferimento al prodotto scudo di AstraZeneca, sotto i riflettori da quando alcuni casi di trombosi sono stati segnalati dopo la somministrazione in diversi Paesi Europei. "Il comitato di valutazione rischi Prac dell' Ema sta indagando su questi casi", spiega l'autorità Ue in un aggiornamento, intervenendo anche in merito alla decisione della Danimarca di sospendere la campagna di immunizzazione con il vaccino AstraZeneca. Una decisione "precauzionale - ha puntualizzato l' Ema - mentre è in corso un'indagine completa sulle segnalazioni di coaguli di sangue nelle persone che hanno ricevuto il vaccino, incluso un caso in Danimarca in cui una persona è morta".
Donini: "In Emilia Romagna somministrate 56mila dosi di Astrazeneca
"Noi ci affidiamo alla valutazione scientifica degli organismi preposti anche al controllo degli effetti collaterali e degli effetti indesiderati". Ad oggi in Emilia Romagna "abbiamo somministrato 56mila dosi di Astrazeneca su 77mila che abbiamo ricevuto, 41.543 sono state somministrate dai medici di medicina generale che conoscono la situazione clinica dei loro pazienti. Non abbiamo avuto particolari segnalazioni". Così ha detto a Timeline, su Sky TG24, l'assessore alla Sanità della Regione Emilia- Romagna, Raffaele Donini.