Vaccino Covid Marche: 38mila dosi. "Pronti per partire a dicembre"

L’assessore Saltamartini: "Entro la fine di gennaio potremmo aver immunizzato gli operatori sanitari". Poi la campagna di protezione riguarderà le persone fragili e gli ultra 60enni. Sette punti di stoccaggio

L'assessore Saltarmartini

L'assessore Saltarmartini

Ancona, 17 dicembre 2020 - Vaccino anti-Covid, alle Marche 37.872 dosi. È questo il dato centrale che riguarderà la prima fase della campagna vaccinale messa in atto dal governo e che andrà a toccare tutte le regioni. Il coordinamento centrale sta ragionando sulla possibilità, molto concreta, di una Giornata Unica in Europa per l’avvio della campagna, una sorta di taglio del nastro di quello che dovrebbe rappresentare il primo, vero passo in alternativa alla medicina difensiva nei confronti del virus.

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Qualora l’idea fosse confermata si anticiperebbe di molto la prima data delle vaccinazioni: "Si dovrebbe trattare di una giornata condivisa con gli altri paesi europei di avvio della vaccinazione entro la fine dell’anno – afferma l’assessore alla sanità delle Marche, Filippo Saltamartini –. Probabilmente il 27 dicembre, ma la data non è ancora stata confermata, non più dunque come le precedenti indicazioni, ossia il 15 gennaio 2021. Se si dovesse partire il prossimo 27 del mese, comunque si proseguirà poi a gennaio ed entro la fine del mese prossimo potremmo essere in grado anche nelle Marche di concludere la prima fase. Confermo la cifra delle dosi a noi riservate, poco meno di 38mila, il 90% di quanto era stato richiesto".

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Come già più volte ricordato, in questa prima fase della controffensiva al Coronavirus per la variante Sars-Cov2, le 38mila dosi saranno inoculate principalmente agli operatori sanitari, sia della parte pubblica che privata, comprese le residenze sanitarie per gli anziani e i soggetti anziani maggiormente a rischio. Per la seconda e a seguire la terza fase il tempo stringe, ma la scaletta sembra idealmente stata fissata dal governo e dal commissario Arcuri.

«Per la seconda fase, ossia la vaccinazione dei cittadini ultrasessantenni – aggiunge Saltamartini –, si ritiene che possa essere avviata nelle Marche entro febbraio, ma su questo ancora non abbiamo ricevuto indicazioni precise e dettagli in merito. Tornando per un attimo alla prima fase, confermo i 7 punti di stoccaggio delle dosi di vaccino in regione". Sono uno in Area Vasta 1 (provincia di Pesaro) a Fossombrone, due per l’Area Vasta 2 (Ancona) all’ospedale di Jesi e all’Inrca, due per l’Area Vasta 3 (Macerata) a Camerino e Civitanova Marche, e uno ciascuno in Ara Vasta 4 (Fermo) e 5 (Ascoli Piceno) negli ospedali dei capoluoghi.

Più o meno ogni ospedale riceverà una dotazione di vaccini pari al 50% del suo personale, ma molto dipenderà dall’adesione del personale sanitario stesso. Non è detto, infatti, che tutti i medici, infermieri, Oss, ausiliari, tecnici e impiegati delle aziende decidano di sottoporsi al test, ma in caso di richiesta maggiore si punterà a coprire il fabbisogno. L’ospedale regionale di Torrette, ad esempio, ha richiesto 4mila dosi col vaccino Pfizer che prevede due somministrazioni differenti. Il personale sarà vaccinato all’interno della stessa azienda ospedaliera. Intanto, prende il via domani lo screening di massa con tamponi rapidi nei 5 capoluoghi delle Marche.