Viaggi all'estero e Covid: al rientro tampone e isolamento fiduciario

Anche sotto Pasqua resta possibile espatriare, ma con alcuni limiti. Restrizioni e Paesi: cosa si può e si deve fare

Rientro in Italia dall'estero: le regole 2021

Rientro in Italia dall'estero: le regole 2021

Bologna, 3 aprile 2021 – Se le restrizioni legate alla pandemia, in questo weekend pasquale, si fanno quantomai rigide per tutti i nostri connazionali, rimane possibile, per ora, viaggiare all'estero (e, ovviamente, fare ritorno nel proprio Paese), anche per motivi diversi dalle necessità di lavoro. Questo, però, con diverse limitazioni e precauzioni, peraltro soggette a variazioni legate ai diversi contesti e messe nero su bianco sulle pagine web del Ministero degli Esteri.

Pasqua 2021: cosa si può fare. Spostamenti e autocertificazione

Sul sito della Farnesina, infatti, accanto alla raccomandazione di evitare viaggi fuori confine se non per ragioni inderogabili e all'avvertimento in merito al possibile varo di nuove e ulteriori restrizioni, si legge, innanzitutto, quanto segue: "A seguito dell’ordinanza del Ministro della Salute, dal 31 marzo al 6 aprile 2021, in aggiunta agli obblighi di autoridichiarazione all’arrivo e di tampone negativo, chi fa ingresso in Italia avendo soggiornato o transitato nei Paesi di cui all'elenco C nei 14 giorni precedenti, a prescindere dal risultato del tampone, deve sottoporsi all’isolamento fiduciario e alla sorveglianza sanitaria per 5 giorni. Al termine dell’isolamento è obbligatorio effettuare un nuovo test molecolare o antigenico”.

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E nell'elenco C, in particolare, figurano: Austria (con limitazioni specifiche), Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

Il Dpcm 2 marzo 2021, invece, conferma e integra le disposizioni già in vigore per Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Brasile e, appunto, Austria, consultabili, assieme a quelle relative agli altri elenchi di nazioni, sul sito salute.gov.it.

In ogni caso, per informazioni, restano attivi anche i centralini ministeriali, raggiungibili telefonicamente dall'Italia (al numero di pubblica utilità 1500) e dall'estero, ai numeri +39 0232008345 e +39 0283905385.

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