Zona arancione e rossa: oggi non sono previsti cambi di colore

Emilia Romagna, Marche e Veneto restano in giallo, nonostante i dati settimanali evidenzino criticità per terapie intensive e incidenza

Bologna, 28 gennaio 2022 - L'andamento della pandemia da Covid in Italia non riserva sorprese riguardo al cambio di colori delle regioni: la cabina di regia si è riunita oggi ma il ministro della Salute Roberto Speranza ha già detto ai giornalisti alla Camera: "Oggi non firmo nessuna ordinanza: nessuna Regione cambia colore, non succedeva da tante settimane".

Stando alla tabella degli indicatori nessuna Regione supera le diverse soglie di rischio dei ricoveri per passare dal bianco al giallo, dal giallo all'arancione o dall'arancione al rosso. Dunque Emilia Romagna (con l'indice Rt sotto quota 1), Marche e Veneto rimarranno in zona gialla, nonostante i dati settimanali facciano ben poco sorridere: le Marche sono seconde dopo Trento nell'occupazione delle terapie intensive, mentre in Emilia Romagna si registra un alto tasso d'incidenza.

Un reparto di terapia intensiva (ImagoE)
Un reparto di terapia intensiva (ImagoE)

Indice Rt sotto la soglia epidemica. Iss: "Omicron è predominante oltre il 95%" - Covid, guariti da Delta e subito contagiati da Omicron - Quanto durano quarantena e isolamento, le nuove regole - Green pass, quanto dura dall'1 febbraio. Domande e risposte - Green pass da guarigione: come sbloccarlo e avere il nuovo

L'Istituto superiore di sanità (Iss) evidenzia però un problema: "Diverse Regioni e Province autonome hanno segnalato ritardi nell'inserimento dei dati del flusso individuale e non si può escludere che tali valori possano essere sottostimati", è scritto in riferimento ai dati dell'ultimo monitoraggio settimanale.

Covid Veneto: si resta in zona gialla

Terapie intensive

Consultando la scheda sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio Iss-ministero della Salute settimanale sul Covid emerge che il maggiore tasso di occupazione dei posti letto per Covid nelle terapie intensive si registra questa settimana nella Provincia autonoma di Trento (al 27,8%), nelle  Marche (al 27,3%) e in Friuli Venezia Giulia (al 23,4%). I maggiori tassi di occupazione nei reparti ospedalieri ordinari si registrano invece in Valle d'Aosta (al 50,3%), in Liguria (al 39,3%), in Sicilia (al 38,1%) ed in Calabria (al 38%). 

Complessivamente il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 16,7%, quello in area medica al 30,4%

I dati dell'incidenza

Si osserva una diminuzione dell'incidenza settimanale a livello nazionale: 1.823 ogni 100.000 abitanti (21 -27 gennaio) contro 2011 ogni 100mila abitanti (14-20 gennaio), dati flusso ministero Salute.  I valori più alti dell'incidenza di casi di Covid su 100mila abitanti si registrano questa settimana nella Provincia autonoma di Bolzano (dove si raggiunge il valore di 3258,5 casi per 100mila) seguita dall'Emilia Romagna (2732,8) e Marche (2644,9). 

Colori regioni: la mappa

Salvo sorprese dell'ultimo minuto, ecco la situazione: - zona bianca: Basilicata, Molise e Umbria - zona gialla: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto - zona arancione: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Valle Aosta - zona rossa: nessuna regione  

Variante Omicron prevalente al 95%

In Italia il 17 gennaio scorso la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata al 95,8%, con una variabilità regionale tra l`83,3% e il 100%, mentre la Delta era al 4,2% del campione esaminato (range: 0% -16,7%). Sono i risultati dell`indagine rapida condotta dall`Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.