Dalla e l’amore per il calcio: "Impazzirebbe per Zirkzee"

Tobia Righi e quell’abbonamento al Dall’Ara per Lucio rinnovato ogni anno: "Sarebbe strafelice di questa squadra e della determinazione dei giocatori".

Dalla e l’amore per il calcio: "Impazzirebbe per Zirkzee"

Dalla e l’amore per il calcio: "Impazzirebbe per Zirkzee"

"Caro amico ti scrivo", ma soprattutto ti penso. Perché il rapporto tra Lucio Dalla e Tobia Righi, 90 anni, storico manager e amico del cantautore per oltre cinque decenni, è qualcosa che trascende la musica e il lavoro. E sfocia nelle passioni, come il calcio. Basta guardare la maglia del Bologna con scritto "4-3-43", adagiata su uno dei seggiolini del Dall’Ara: l’abbonamento allo stadio di Dalla, grazie anche all’impegno dei famigliari, continua a essere rinnovato di anno in anno.

Righi, ma cosa avrebbe detto ‘il Ragno’ di questi rossoblù?

"Lucio viveva per il Bologna e per la Virtus. Tutti conoscono i periodi bui che i nostri tifosi hanno passato, ma oggi grazie a Joey Saputo non è più così. Oggi c’è una squadra bella da guardare, che finalmente lotta per alte vette. Beh, Lucio non sarebbe contento, ma strafelice di vedere di nuovo il Bologna al livello del ‘64...".

E di un ‘genio ribelle’ come Joshua Zirkzee, cosa avrebbe pensato?

"Sarebbe impazzito. Impazzito perché, dico la verità, Lucio avrebbe detto che finalmente dopo tanti anni abbiamo un centravanti. Un giocatore di spessore, differente dalle mezze punte o dai ripieghi di qualche stagione. Dopo Roberto Baggio, ora c’è un grande giocatore: a lui sarebbe piaciuto soprattutto perché gioca, lotta, prende calci e li restituisce. È un campione".

L’abbonamento di Dalla continua a essere rinnovato.

"Sì, è un patto che abbiamo stretto io e lui...".

Com’è nato questo accordo?

"Eravamo allo stadio, il Bologna ospitava la Juventus. Fece una gran partita e vinse: strano, perché di solito perdevamo sempre (ride, ndr). Lucio era emozionato come poche volte, e mi disse: ‘Senti Tobia, io e te faremo sempre l’abbonamento. Anche se uno dei due muore, l’altro continuerà a farlo per entrambi’. Io risposi: ‘Mi hai appena tirato una gufata...’ (ride di nuovo, ndr). E così, da quella volta, grazie ai suoi cugini e ad Andrea Faccani, la storia continua".

Facendo tutti gli scongiuri del caso, se il Bologna dovesse arrivare in Europa per giocarsi qualcosa di davvero grosso, per la città che significato avrebbe?

"Enorme, per tutti i bolognesi, che andrebbero a lavorare con il sorriso. Sarebbe un onore per Bologna. Ma io sono contento, ripeto, della solidità che ha Joey Saputo e dell’investimento che sta facendo. I rossoblù non hanno paura di nessuno e non devono averla: è merito suo. Nel calcio, come nella vita, le occasioni vanno sfruttate: vedo giocatori che vanno in campo a testa alta, senza paura. E questo è l’aspetto più bello: lo avrebbe detto anche Lucio".