Case e studenti, serve un vero welfare

La lettera. Risponde Beppe Boni

Premetto che non possiedo case da affittare. Se parliamo della crisi abitativa degli studenti va detto che a Bologna un posto letto in camera doppia costa sui 200 euro e 300 per una singola. Sono 700 euro mensili per un bilocale. Tolte tasse, spese condominiali, acqua luce e gas, manutenzione, l'incasso netto è sulle 580/600 euro mensili . Mediamente il valore di un bilocale a Bologna è sui 200 mila euro. Si ricava circa il 3,5% annuo. Non è speculazione. Poi per chi deve pagare sono sempre troppi e chi deve incassare sempre pochi.

Alberto Piazzoli

Risponde Beppe Boni

Economicamente i proprietari degli immobili hanno le loro sacrosante ragioni. Una casa in affitto quasi sempre non rende mai in proporzione all'investimento complessivo. Ma il problema per gli studenti fuori sede rimane: trovare un alloggio a prezzi accettabili è spesso un'impresa se non si ha qualche conoscenza o qualche santo in Paradiso. In aggiunta ci si chiede dov'era certa sinistra che ha sempre governato a Bologna e nelle principali città universitarie in questi anni anni mentre il problema studenti- affitti cresceva di dimensioni. Nodo, certo, di non facile soluzione ma incolpare di tutto oggi il governo di centrodestra è un'acrobazia e non una posizione logica per trovare una soluzione. Anche i fondi per calmierare gli affitti sono un'aspirina. Quando finiscono che si fa? La soluzione per un welfare abitativo è agevolare la pubblica amministrazione (meno burocrazia) e gli atenei a realizzare più posti negli studentati anche recuperando strutture dismesse, tema sul tappeto in questi giorni. Dove non arriva il privato che guarda sempre al proprio tornaconto deve arrivare l'ente pubblico. E questi sarebbero soldi spesi bene. La buona notizia per Bologna è che entro il 2026 dovrebbero essere disponibili 771 posti in più rispetto ad oggi. Ora gli studenti protestano scenograficamente con le tende perché siamo al picco del problema e quindi significa che il problema medesimo persiste da anni. Insieme alla sanità (liste d'attesa ancora troppo lunghe, pronto soccorso con medici in fuga, carenza di medici di famiglia), il caro affitti per gli studenti è un nodo che pesa anche sull'Emilia Romagna felix e che va risolto in fretta. Poter accedere all'università è un diritto universale. Vale il merito, ma serve anche un posto dove dormire e studiare senza dover vuotare il portafoglio o fare un mutuo.

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