Scienza e memoria

Due anni e mezzo fa, il disegno della siringa alla fine del tunnel sulla copertina di The Economist, era una speranza che poi è diventata certezza. Oltre 13 miliardi e 500 milioni di dosi di vaccino somministrate nel mondo, combinate alla immunità naturale derivante dai contagi, sono state determinanti per far dichiarare la fine della pandemia di Covid

Due anni e mezzo fa, il disegno della siringa alla fine del tunnel sulla copertina di The Economist, era una speranza che poi è diventata certezza. Oltre 13 miliardi e 500 milioni di dosi di vaccino somministrate nel mondo, combinate alla immunità naturale derivante dai contagi, sono state determinanti per far dichiarare la fine della pandemia di Covid. In Italia, al 1 settembre scorso, si contano 145.116.898 vaccinazioni effettuate; oltre 40 milioni (l'85,97% della platea) le persone con la dose booster. In Emilia- Romagna è stato somministrato il 97,5% delle dosi consegnate, l'87,2% nelle Marche. I numeri del ministero della Salute sono un tesoro di memoria e di scienza che deve accendere il motore della nuova campagna vaccinale ormai alle porte. Dal 2 giugno al 31 agosto - secondo i dati della Fondazione Gimbe - agli over 80 sono state somministrate 827 quarte dosi e 2.156 quinte dosi. Cifre molto basse e, tutto sommato, prevedibili. Ora però arrivano i nuovi vaccini molto efficaci anche contro la variante Eris dominante in Italia. C'è una popolazione anziana e fragile da proteggere e una vita sociale e lavorativa dove il nemico invisibile deve essere relegato solo a una fastidiosa e saltuaria comparsa.